Milano – Sono 13 le persone arrestate per aver fatto fuggire clandestinamente i profughi dall’Italia al nord Europa.
Veri e propri “scafisti di terra” che proponevano viaggi a prezzi esorbitanti e condizioni estreme a profughi approdati sulle coste italiane ed intenzionati ad arrivare nel nord Europa.
Un’organizzazione piramidale smantellata ieri mattina dalla Polizia di Stato al cui vertice c’era un egiziano di 37 anni, in diretto contatto con gli scafisti, in grado di conoscere preventivamente il numero di migranti da contattare per proporre loro il viaggio oltre confine.
I procacciatori di clienti per il viaggio verso nord venivano inviati alla stazione di Milano Centrale dove, fino allo scorso anno, era allestito un punto di accoglienza profughi. Qui si accordavano per il trasporto mentre i cittadini dell’est ricoprivano le mansioni di autisti.
A far partire le indagini è stata la Procura di Monza a seguito di una segnalazione arrivata alla centrale della Polizia, compiuta da un cittadino egiziano contattato dal gruppo che ha permesso di scoprire l’esistenza di 20 viaggi compiuti in un solo mese, per un totale di circa 100 clandestini trasportati in altre nazioni ed un profitto di circa 70mila euro al mese.
Un giro d’affari che ha fruttato quasi un milione di euro all’anno, ma il sospetto degli inquirenti è che ci siano altri gruppi analoghi sul territorio nazionale.
Per tutti l’accusa è associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina.