Municipio di Voltri
Municipio di Voltri

Genova – I 4 milioni di euro stanziati dal Governo Renzi per la piscina Mameli di Voltri potrebbero essere stati “cancellati” nella nuova legge di Bilancio approvata al Senato. E’ mistero sulle sorti del cosiddetto “Patto per Genova” siglato in pompa magna, a poche ore dal Referendum costituzionale, dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita a Genova e il sindaco Marco Doria. I primi a lanciare l’allarme sono stati i sindacati secondo cui, nella nuova formulazione della Legge di Bilancio, approvata con la fiducia imposta da Renzi, non sarebbero presenti le voci di spesa previste invece nel patto siglato a Genova come in molte altre città italiane toccate dal tour elettorale di Renzi.
Una perplessità sollevata anche da diversi politici genovesi che, in queste ore, chiedono al Sindaco Doria di chiarire quale sia la reale situazione e se, davvero, i fondi siano andati perduti ed eventualmente, per quale motivo sia successo.
Se da più parti, specie dall’opposizione alla maggioranza di Tursi, si parla di “ripicca” per il secco No alla riforma votato dai cittadini, in molti raccomandano prudenza poichè non è ancora stata scritta la parola “fine” sulla questione e non è chiaro se i fondi siano disponibili o meno.
Di certo la curiosità sulla vicenda è molta e questa incertezza rischia di scatenare nuove pesanti polemiche in quei quartieri che, pur essendo sempre stati autentici “baluardi” del Partito Democratico, hanno dimostrato alle recenti votazioni del referendum di aver invece votato contro Renzi e la sua Riforma.
Chiarire la situazione, quindi, specie in vista dell’avvio della campagna elettorale per le amministrative, sembra essere una priorità assoluta.
Il rischio è che passi il messaggio che il “Patto per Genova” sia stato solo un acchiappavoti in prossimità del voto referendario.
A Voltri sono in molti a domandare un chiarimento alla politica locale ed una risposta netta sull’esistenza o meno del Patto e, soprattutto, del progetto di ricostruzione della Piscina Mameli chiusa tra roventi polemiche solo qualche anno fa e inserita tra le priorità cittadine proprio da quel Governo che adesso sembra averla dimenticata.