Sanremo (Imperia) – Sul palco del Teatro Ariston ritorna Max Gazzè a cinque anni dalla sua ultima partecipazione con il brano “Sotto casa”.

Il cantautore propone il brano “La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, un brano dal sapore di leggenda che riporta gli ascoltatori al folklore pugliese raccontando la storia di Pizzomunno, tramutato in pietra dalle sirene gelose del suo amore per Cristalda.

Ecco il testo della poesia di Max Gazzè

Tu che ora
Non temi
Ignorane
Il canto…
Quel coro ammaliante
Che irrompe alla mente
E per quanto
Mulini
Le braccia oramai
Non potrai
Far più niente
Ma se ti rilassi
E abbandoni
Il tuo viso
A un lunghissimo
Sonno
O mio Pizzomunno
Tu guarda
Quell’onda
Beffarda
Che affonda
Il tuo amore indifeso
Io ti resterò
Per la vita fedele
E se fossero
Pochi, anche altri cent’anni!
Così addolcirai gli inganni
Delle tue sirene…
Cristalda era bella
E lui da lontano
Poteva vederla
Ancora così
Con la mano
Protesa
E forse una lacrima scesa
Nel vento
Fu solo un momento
Poi lui sparì
Al largo
E lei in casa cantando…
Neppure il sospetto
Che intanto
Da sotto
La loro vendetta
Ed il loro lamento!
Perché poveretta
Già avevano in cuore
I muscoli tesi
Del bel pescatore
E all’ennesimo
Suo rifiuto
Un giorno fu punito!
Ma io ti aspetterò…
Io ti aspetterò
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni!
E allora dal mare
Salirono insieme
Alle spiagge
Di Vieste
Malvage
Sirene…
Qualcuno le ha viste
Portare
Nel fondo
Cristalda in catene
E quando
Le urla
Raggiunsero il cielo
Lui impazzì davvero
Provando
A salvarla
Perché più non c’era…
E quell’ira
Accecante
Lo fermò per sempre
E così la gente
Lo ammira
Da allora
Gigante
Di bianco calcare
Che aspetta tuttora
Il suo amore
Rapito
E mai più tornato!
Ma io ti aspetterò…
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni!
Io ti aspetterò
Fosse anche per cent’anni!
Si dice che adesso
E non sia leggenda
In un’alba
D’agosto
La bella Cristalda
Risalga
Dall’onda
A vivere ancora
Una storia
Stupenda