Imperia – Prende il via anche nel territorio della Asl1 Imperiese il Programma “Pippi” (Programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione, ndr), attraverso l’avvio di una serie di interventi rivolti a famiglie cosiddette “negligenti”: l’obiettivo resta quello di ridurre i casi di allontanamento dei bambini dal proprio nucleo familiare. Anche quest’anno, infatti, la Regione Liguria ha aderito al programma promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con l’assistenza tecnica dell’Università di Padova. Si tratta di un bando nazionale che metterà a disposizione per la Liguria 100mila euro a cui si aggiunge un cofinanziamento regionale di 25mila euro: le risorse sono destinate in parte all’avvio della sperimentazione nell’imperiese e in parte alla prosecuzione del progetto, in fase avanzata, nel territorio della Asl3 Genovese e della Asl4 Chiavarese.

“Con l’avvio del progetto anche nell’imperiese – ha affermato la vicepresidente e assessore alla Sanità e Politiche sociali Sonia Viale – il programma “Pippi” interessa adesso tutto il territorio ligure. Sappiamo che spesso gli allontanamenti sono dovuti non solo a motivi economici ma a gravi problematiche di inadeguatezza genitoriali che espongono i minori a rischi per la loro crescita. Per questo sono indispensabili interventi di sostegno socioeducativo rivolti ai minori e alle famiglie (gruppi di genitori, famiglie di sostegno, interventi con la scuola) proprio per il rinforzo delle capacità genitoriali. Riteniamo che sia doveroso intervenire con tutti gli strumenti a disposizione – ha concluso l’assessore Viale – perché l’allontanamento di un minore dalla famiglia d’origine costituisce un fallimento per tutte le istituzioni”.

Nel ponente ligure la fase sperimentale prevederà la presa in carico di 10 nuclei familiari cosiddetti “negligenti” con minori a rischio allontanamento. A rischio per via di problemi relazionali, di situazioni di disagio o di isolamento sociale. Le famiglie destinatarie degli interventi saranno individuate dai distretti socio sanitari e dai servizi sociali del territorio e invitate ad aderire al progetto. Verranno dunque avviate azioni di aiuto domiciliare, sostegno alla genitorialità, rafforzamento delle relazioni tra genitori e figli, così da evitarne l’allontanamento. Il programma prevede un intenso lavoro di collaborazione e partenariato tra scuola, servizi sociali, operatori sanitari e famiglia per formare una solida rete di sostegno intorno ai minori, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini nel costruire l’analisi e la risposta ai loro specifici bisogni. La durata del programma per ogni famiglia partecipante è di un periodo di 18 mesi. Al termine del programma, è prevista una valutazione per stabilire se la famiglia dovrà proseguire la propria partecipazione oppure rientrare nella normale presa in carico dei servizi.

Nel caso della Asl3 Genovese e Asl4 Chiavarese, dove si è già svolta la fase sperimentale, è previsto invece l’avvio della fase avanzata del programma, con il coinvolgimento di 20 famiglie con minori e l’attivazione di percorsi di formazione rivolti anche agli operatori.