Genova – Saranno diffusi nelle prossime ore, non appena tutte le persone avranno ricevuto le comunicazioni ufficiali, i nominativi delle 20 persone che sono state iscritte nell’elenco degli indagati nella giornata di ieri. Molto probabilmente si tratta dei vertici di Autostrade e di tecnici dell’azienda che dovevano controllare la sicurezza e la stabilità del ponte. Ma tra gli indagati vi sarebbero anche tecnici e funzionari del Ministero delle Infrastrutture che, sull’altro fronte, quello dello Stato che aveva concesso in uso l’autostrada e il ponte, avrebbero comunque dovuto “sorvegliare” l’operato del Concessionario.
Per tutti, a vario titolo, le accuse di omicidio colposo plurimo, disastro colposo plurimo e la novità dell’omicidio stradale plurimo, introdotto con il nuovo ordinamento del codice della strada.

Non è invece scattata l’accusa per attentato alla sicurezza dei trasporti che avrebbe innalzato ancor di più le pene massime previste per chi dovesse risultare colpevole dei reati che, al momento, sono solo ipotesi investigative.

Un’iscrizione nell’elenco degli indagati che consente anche l’incidente probatorio, ovvero il confronto tra l’indagato e le “prove” o tra indagati ma, soprattutto, consente alle persone iscritte di nominare propri periti per gli esami dei reperti e di proporre contro-deduzioni ed una difesa.

Il numero degli indagati, poi, potrebbe aumentare ancora, con l’evolversi delle indagini e dopo che gli indagat attualmente iscritti, saranno ascoltati dai pm che seguono il caso.