Genova – Rimane alta la preoccupazione per il rischio amianto dopo il crollo di Ponte Morandi per questo il comitato Liberi Cittadini di Certosa, sostenuto dall’ONA, l’Osservatorio Nazionale Amianto e assistito e difeso dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, ha presentato in mattinata un esposto alla Procura della Repubblica di Genova denunciando il potenziale rischio di amianto e la presenza di polveri nocive.

Ezio Bonanni spiega: “L’amianto è nocivo anche a basse dosi e anche poche fibre possono essere mortali. Per questo motivo abbiamo già a suo tempo segnalato il rischio di amianto legato al crollo di Ponte Morandi e chiesto la valutazione del rischio e procedure rigorose per i lavori di abbattimento del tronconi rimasti e delle abitazioni sottostanti per evitare altre aerodispersioni e dunque di aggravare la situazione già di per sé drammatica, dovuta anche all’utilizo del minerale nelle aree portuali e industriali. L’esplosione del calcestruzzo libera comunque silice cristallina e numerose sostanze tossiche assorbite negli anni particolarmente elevate per la quantità di polveri e macerie prodotte. Ci attendiamo che il Procuratore della Repubblica di Genova interdica l’utilizzo di cariche esplosive per l’abbattimento per verificare prima la presenza di amianto e di altre sostanze tossiche e l’indice di aerodispersione delle fibre, e soprattutto attinga del campioni dai rifiuti e dai materiali vari anche non ancora demoliti”.

Per questo è stato chiesto un incontro urgente al Procuratore Capo della Repubblica di Genova, il dottor Francesco Cozzi, affinché contempli il rischio amianto tra le ipotesi accusatorie, in qualità di titolare delle indagini, con riferimento alla normativa sugli ecoreati e che avvii le necessarie verifiche andando a interdire comportamenti pericolosi per la collettività.

Il comitato Liberi Cittadini di Certosa è operativo a Genova da diversi anni e rappresenta un punto di riferimento per i cittadini e i lavoratori. In sinergia con ONA ha deciso di impegnarsi a tutela dei cittadini dal rischio amianto e da ogni sostanza dannosa per la salute della popolazione ed estremamente pericolosa nell’età evolutiva, in particolare nei primi mille giorni di vita dei bambini, comprensivi del periodo di gestazione.

Il comitato e ONA, inoltre, si costituiranno parte civile del procedimento penale contro i responsabili del crollo del ponte poiché le condotte di coloro che saranno imputati hanno leso questi enti non solo nella loro dignità, ma anche nei loro diritti, poiché hanno posto in essere condotte e hanno determinato eventi del tutto opposti rispetto alle finalità delle due associazioni.