Genova – Un’indagine della magistratura su presunti casi di abusi sessuali da parte di un prete in una parrocchia di Albaro. C’è un primo caso di indagine che potrebbe avvalersi della decisione di Papa Francesco di annullare il segreto pontificio sui casi di pedofilia che coinvolgono la Chiesa.
L’indagine sarebbe partita a seguito delle denunce della “Rete L’abuso” che raccoglie vittime di abusi e familiari di persone che hanno lottato a lungo contro il segreto e gli insabbiamenti che hanno fatto seguito a troppi casi di preti pedofili in Italia.

La Rete l’abuso avrebbe fornito materiale su diversi casi legati ad un prete già allontanato da una parrocchia del savonese per presunti casi di molestie sessuali su minorenni e misteriosamente trasferito in una parrocchia di Albaro dove l’uomo potrebbe essersi macchiato di nuovi reati a sfondo sessuale.

Secondo le nuove disposizioni annunciate da Papa Bergoglio nel giorno del suo compleanno, la magistratura potrà ora chiedere e ottenere la consegna di tutta la documentazione raccolta dalla Chiesa attraverso i suoi organi investigativi e utilizzarla per mettere sotto indagine il parroco che, nel frattempo, sarebbe sparito.

“Abbiamo aperto una inchiesta – conferma il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi – e con ogni probabilità approfitteremo dell’abolizione del segreto pontificio per acquisire gli atti della inchiesta precedente per fare luce sulla vicenda”.

Secondo le decisioni di Papa Francesco ora anche i “superiori” dei preti accusati di pedofilia dovranno collaborare con la Giustizia italiana non nascondendo nulla alle indagini per accertare la attendibilità delle denunce e le eventuali azioni penalmente perseguibili.
L’azzeramento del segreto pontificio sui casi di pedofilia rimuove ogni “scusa” sin qui utilizzata da diversi alti prelati per “occultare” la verità e ritardare comunque le indagini.
In caso di mancata collaborazione, Papa Francesco ha già punito duramente vescovi e cardinali che in passato avevano coperto le malefatte dei pedofili.
Nel giorno del suo compleanno Papa Francesco ha ribadito la sua volontà di tolleranza zero rispetto ad episodi che infangano la Chiesa e la sua volontà che siano gli organi dello Stato a esercitare la giustizia nei confronti dei pedofili e di chi li copre.