coronavirus, provetta

Genova – Prosegue senza casi conclamati di contagio l’emergenza coronavirus in Liguria. Scuole e teatri restano chiusi sino al prossimo 1 marzo e le manifestazioni sono sospese, tra le polemiche di quanti non comprendono come mai si sia scelto un blocco di una settimana quando il periodo di incubazione dura 14 giorni e, soprattutto, con uffici pubblici aperti, bus e metro circolanti e popolazione adulta che si sposta ogni giorno per recarsi al lavoro.

Diverse persone sono state sottoposte ai test per verificare l’eventuale presenza del virus ma, al momento, tutti i risultati sono negativi.

Sono ben 139 le persone sottoposte all’isolamento (volontario o meno) in Liguria. La distribuzione dei casi sotto “sorveglianza attiva” è abbastanza omogenea in tutto il territorio in ragione della diffusione della popolazione.
Sei persone vengono seguite dalla Asl 1 sul territorio imperiese
Ben 32 nella Asl 2 sul territorio savonese, 15 nella zona della Asl 3 genovese, 25 nel territorio del Tigullio e di Chiavari e 61 nella zona spezzina seguita dalla Asl 5.

Nella prima giornata di “emergenza” i centralini del 112 – preposti a ricevere le segnalazioni di eventuali casi sospetti – hanno ricevuto ben 4mila chiamate, fortunatamente per la maggior parte richieste di informazioni. Per questo motivo verranno rafforzate le linee e il personale addetto a presidiarle.

In Italia le vittime restano sette, in larga parte persone anziane con problemi di salute anche molto seri.
Il numero dei contagi resta fermo a 229 che fa dell’Italia il terzo paese al mondo per numero di casi conclamati.
Circostanza che sta provocando alcuni problemi nei rapporti internazionali, con turisti respinti alle frontiere, come nel caso delle isole Mauritius, o con Paesi confinanti che rafforzano i controlli alle frontiere come nel caso dell’Austria che ha sospeso la linea del Brennero per alcune ore o della Francia che sta studiando di aumentare i controlli ai varchi della Liguria e del Nord Italia.
Un turista italiano è stato ricoverato a Tenerife con i sintomi della malattia.