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Genova – Dall’affetto dei residenti di Quezzi ad essere braccati da cani in fase di addestramento che non esitano a sbranarli se non adeguatamente seguiti dai proprietari.
Un terribile destino quello riservato a sette cuccioli di cinghiale catturati nelle ultime ore tra le vie del quartiere di Quezzi, in ValBisagno.
Almeno è quanto temono i volontari di alcune associazioni ambientaliste che si sono mobilitate in difesa dei cuccioletti, alcuni ancora lattanti, prelevati da personale incaricato e portati via senza che fosse possibile sapere dove.

Le normative prevedono che non possano essere abbattuti a fucilate – e questo rincuora almeno in parte i tanti residenti di Quezzi che si erano ormai abituati a vederli per strada – ma dispone che possano essere trasferiti in zone recitate dove si “allenano” i cani da caccia che, come è noto, sono addestrati ad inseguire e braccare gli animali.
Una condizione di eterna “fuga” o, peggio, se il padrone del cane non è abbastanza veloce o se non sa come comportarsi, sbranati vivi da cani.

Una fine decisamente inaccettabile per animali che certamente non dovrebbero trovarsi per strada ma che non hanno certo scelto di nascere tra le auto e in città.
Le associazioni ambientaliste chiedono che vengano salvati e trasferiti in aree adeguate e sterilizzati. E che analoga sorte subisca la madre, un grosso esemplare di cinghiale adottato dal quartiere quando era stata ferita alla testa con una fiocina da sub.
Allora nel quartiere erano stati raccolti fondi per far intervenire un veterinario che ha addormentato mamma cinghiale e le ha estratto la fiocina dal muso.

La notizia della cattura dei cuccioli ha scatenato la reazione dei residenti di Quezzi ed anche coloro che invocavano l’intervento delle autorità competenti preferirebbero metodi meno “brutali” per risolvere il problema.
Le associazioni ambientaliste annunciano azioni legali per il reato di maltrattamento di animali se non verrà consentito almeno ad alcuni rappresentanti, di accertare lo stato di salute dei cuccioli.
Il braccio di ferro tra Istituzioni e Ambientalisti sembra appena agli inizi.