Genova – Ultimi febbrili preparativi, alla Fiera di Genova, per l’edizione 2020 del Salone Nautico con l’incubo del contagio da coronavirus. La continua crescita dei casi di positività e l’aumento dei ricoveri negli ospedali stende un’ombra molto fosca su una manifestazione che, sulla carta, dovrebbe richiamare decine di migliaia di persone al giorno e provenienti da ogni parte d’Italia e del Mondo.

L’edizione 2020 del Salone Nautico è stata studiata per garantire al massimo il distanziamento e il rispetto delle normative anti covid ma non è ancora chiaro se sarà obbligatorio o meno indossare sempre e comunque la mascherina, anche negli spazi esterni e ancor meno chiaro è chi dovrebbe far rispettare l’obbligo in un’area privata.

Di certo l’arrivo di migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo e ristrette in spazi comunque contenuti per esigenze espositive non rassicura chi sta affrontando una situazione potenzialmente uguale a quella che, lo scorso inverno, ha portato al lockdown.
In molti si domandano se fosse così importante confermare la manifestazione in un momento in cui molti altri eventi vengono rinviati o cancellati proprio per il rischio di un maxi cluster di contagi da coronavirus.

A preoccupare di più la possibilità che, a visitare il Salone, arrivino persone provenienti dai paesi e dalle zone dove il virus è più diffuso e dove l’emergenza covid 19 è tornata altissima rispetto a quanto avviene in Italia. Una possibile contaminazione, magari da persone asintomatiche, che potrebbe avere un peso non indifferente sull’andamento dell’epidemia in Liguria.