assembramenti depuratore Quinto

Genova – Autostrade intasate di auto dirette e provenienti dai luoghi di villeggiatura, passeggiate a mare prese d’assalto e, ancora parchi e spiagge affollate di gruppi di persone. Non è positivo, almeno sotto l’aspetto dell’emergenza coronavirus, il bilancio del primo week end all’insegna del bel tempo dopo la zona arancione della Liguria.
La bella giornata di sole, con le temperature decisamente inusuali per la stagione, ha fatto cedere i “freni inibitori” dei genovesi e dei molti turisti che, dal nord Italia appena rientrato in zona gialla, si sono riversati sulle riviere per la classica gita fuoriporta o per raggiungere le seconde case.
Complice la ridotta presenza di controlli, le scene viste ieri, rischiano di compromettere un delicato meccanismo che sembrava essersi avviato con la chiusura delle regioni e con le disposizioni anti assembramento.

Passeggiate prese d’assalto, spiagge affollate, e parchi e giardini pubblici dove il “liberi tutti” è sembrato regnare sovrano.

Ad aggravare la situazione lo scarso uso di mascherine, specie vicino a bar e locali, nonostante i ripetuti inviti del personale ad indossarle per rispetto e almeno per evitare ai titolari stessi dei grattacapi in un momento decisamente no per gli affari.

Chi ha avuto modo di recarsi nel levante cittadino ha incontrato assembramenti nei giardini pubblici, gruppi di persone “vicine vicine” e persino gruppi di irresponsabili che, con la scusa della sigaretta o dell’aperitivo, sostavano per ore nelle vicinanze di bar e locali senza neppure indossare la mascherina.
Pochi i controlli ed ancor meno le sanzioni – almeno a quanto risulta al momento – e sul depuratore di Quinto il passaggio di alcune “divise” ha risvegliato le coscienze giusto il tempo di vederle allontanare.
Nei giardini di Quinto genitori assiepati attorno ai giochi per i bambini o nelle vicinanze di bar e gelaterie e tutto in barba alle disposizioni.

Tutti comportamenti che mettono a grave rischio l’attuale tendenza al miglioramento, seppur lento e graduale, della situazione generale e che vanificano i tanti appelli delle istituzioni a rispettare le regole per evitare di doverci richiudere tutti in casa, con gravi danni per l’economia, per colpa dei soliti irresponsabili.

assembramenti quinto coronavirus