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Genova – Hanno famiglie benestanti e senza particolari problemi i giovani bloccati dalle forze dell’ordine a seguito di indagini su rapine violente commesse ai danni di ragazzini nel centro città e nel quartiere di Castelletto.
Giovani residenti ad Albaro ma, di fatto, trasferiti in un appartamento condiviso di via Cabella, nell’elegante quartiere di Castelletto.
A loro sono arrivati gli agenti di polizia locale, la polizia e i carabinieri che indagavano su una serie di aggressioni a scopo di rapina.

Le indagini hanno riguardato una banda di giovani che ha messo in atto diverse violente rapine tra il centro città e il quartiere di Castelletto nella seconda parte dell’anno 2020.
Tra questi, un ventenne italiano, residente nel quartiere di Albaro coi genitori (del tutto estranei ai fatti), ma di fatto abitante in un appartamento condiviso in via Cabella, a Castelletto.
Gli agenti della Giudiziaria della Polizia locale sono andati prima a nella sua residenza registrata, ma non lo hanno trovato. Si sono, quindi, spostati sul suo posto di lavoro, in un supermercato cittadino, dove è stata eseguita la perquisizione del suo stipetto e dello scooter posteggiato nei pressi, con esito negativo.
La perquisizione presso il luogo in cui il ragazzo vive realmente, invece, ha consentito di trovare oltre 800 grammi di hashish divisi in panetti, e 7 mila euro in contanti in tagli da 20, 50 e 100 euro oltre a un grinder e a un bilancino di precisione. Il giovane, giunto con gli agenti nell’appartamento, ha tentato di far credere che la sua stanza fosse quella in cui vive, invece, un coinquilino. Gli operatori hanno compreso che non era quella giusta dal numero delle scarpe presenti nella camera che non coincideva con quella del destinatario della custodia cautelare.

Alla luce di quanto rinvenuto nella sua camera, dove c’erano anche alcune bottiglie di spumante e champagne di pregio oltre alla custodia di un costoso cellulare in uso al ragazzo, il ventenne è stato arrestato dalla Polizia locale per possesso di droga con finalità di spaccio in base alla legge sugli stupefacenti. Sarà giudicato domani per direttissima. È stata contestualmente eseguita la misura degli arresti domiciliari decisa dal Gip per le rapine violente commesse dalla banda di ventenni di cui, secondo le indagini, faceva parte.