astice record PràGenova – Ha pescato un astice da oltre 5 chili e si è fatto fotografare mentre mostra orgoglioso la “preda”. Fortunato protagonista un pescatore di Prà che ha però deciso di pubblicare la foto sui social scatenando reazioni decisamente diverse tra il pubblico.
Da un lato c’è chi applaude e si congratula ma dall’altra c’è anche chi chiede che l’animale venga ributtato in mare perché è un “monumento” che va preservato per favorire il ripopolamento e la conservazione di questi animali che sempre più di rado popolano il nostro mare.

Un esemplare di astice di quella dimensione, infatti, ha impiegato dai 50 ai 60 anni per arrivare a quel record e il fatto che sia riuscito a vivere tanto ne fa un esemplare particolarmente importante per la conservazione.
Le sue impronte genetiche, infatti, sono di ottima qualità e se si riproduce la sua progenie è certamente destinata ad avere più possibilità di sopravvivenza e diffusione.

L’astice europeo (Homarus gammarus) è particolarmente apprezzato per le sue carni dal gusto prelibato. Sul mercato, su pezzature grandi – oltre i due chili, può costare tra i 60 e i 100 euro al chilo.
Le dimensioni medie, però, si stanno rapidamente abbassando e, come per la sua rivale, l’aragosta, sempre più difficilmente si trovano esemplari adulti di dimensioni medio grandi.
La pesca eccessiva e la difficoltà di trovare habitat idonei dove vivere (l’astice ama le scogliere che cadono su fondali sabbiosi) sta decimando questi meravigliosi animali.
Proprio per questo motivo, quando si pesca un esemplare particolarmente grande, sarebbe corretto liberarlo immediatamente per favorire la sua diffusione.
Senza contare che l’esemplare potrebbe essere una femmina che, con quella maturità, potrebbe rilasciare ogni anno, nella stagione riproduttiva di marzo, sino a 100mila uova feconde.

Non è chiaro che fine abbia fatto il magnifico esemplare di astice ritratto nella foto. C’è chi sostiene che sia stato liberato.

(la persona nella foto non è quella che ha pescato l’astice)