coronavirus test rapidoGenova – Il monitoraggio settimanale dell’Iss e del Ministero della Salute ha evidenziato la discesa dell’indice Rt nazionale che si ferma a 0,84% ma il documento evidenzia chiaramente che devono essere messe in atto misure di mitigazione adeguate sia a livello nazionale che regionale.

Il rischio che si corre, infatti, è quello di un rapido aumento dei nuovi contagi nelle prossime settimane.

Intanto, si aspettano le decisioni del Comitato Tecnico Scientifico che arriveranno nel corso nel pomeriggio.

16 le regioni comprese nella zona gialla. Alle già confermate la settimana scorsa si unisce la Sardegna.

Solamente tre sono le situazioni di indice Rt superiori a 1 con regioni o provincie in zona arancione. Si tratta di Umbria (Rt 1.18), provincia autonoma di Bolzano (Rt 1.06) e Friuli Venezia Giulia (Rt 1.03).

Situazione delicata, invece, per Abruzzo e Toscana dove si registra un indice Rt rispettivamente di 0,99 e 0,98.

La Liguria si attesta a un indice Rt di 0,95, al di sotto dell’1% che fa scattare la zona arancione, ma comunque alto.

Intanto, il Cts ha dato parere favorevole alla riapertura dei ristoranti compresi nella fascia gialla la sera e a pranzo per quelli nei territori di fascia arancione ma la decisione ultima spetterà al Governo.

A proposito, il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti ha auspicato una veloce risposta del Governo in merito per consentire alle attività della ristorazione di tornare ad accogliere i clienti anche la sera.