Toti Giovanni
Giovanni Toti

Genova – “La decisione del Governo centrale di far partire la zona arancione nel giorno di San Valentino è estremamente dannosa per tutti i nostri ristoratori, che avevano già acquistato le provviste e registrato il tutto esaurito per pranzo”. A ribadire la grave situazione in atto in Liguria, con la zona arancione pronta ad essere attivata per la giornata di domani, San Valentino, con un ulteriore duro colpo per il settore della ristorazione, è il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

“È da questa mattina che i nostri uffici sono a lavoro per provare a intervenire per evitare un ulteriore danno incalcolabile ai nostri bar e ristoranti – prosegue Toti – L’ipotesi di fare un’ordinanza regionale che posticipi la zona arancione è al vaglio, ma lo scontro tra l’ordinanza del Ministro e la nostra porterebbe al rischio di sanzioni e addirittura di possibili denunce penali per tutti i clienti e i ristoratori che aprirebbero ugualmente. Peraltro, se il contagio aumentasse, potrebbe addirittura profilarsi l’accusa di epidemia colposa. Un rischio che non possiamo far correre ad attività già duramente provate”.

“Quello che possiamo fare – spiega ancora il presidente della Regione – senza reagire di istinto ma con la lucidità e il buonsenso, è fare una istanza urgente al nuovo Presidente Draghi in cui chiediamo di posticipare di 24 ore l’ingresso della Liguria in zona arancione, a eccezione dell’area di ponente più colpita dal virus. Una richiesta che stanno già preparando i nostri uffici e che invieremo subito al nuovo Premier augurandoci che dia un segnale importante alle nostre imprese, decidendo con buonsenso di permettere loro di lavorare in un giorno così importante”.