Camogli – Sarà operativa nella giornata di domani la rete wireless di sensori in corso di installazione in queste ore da parte del nucleo Saf (speleo –alpino – fluviale) dei Vigili del fuoco per il monitoraggio della falesia sottostante il cimitero di Camogli a seguito del crollo di lunedì scorso.

“Si tratta di un passaggio fondamentale – spiega l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone -, che coincide con l’avvio delle operazioni di controllo del fronte di frana, concordate dopo il crollo dei giorni scorsi. L’installazione della rete di sensori è propedeutica all’avvio delle operazioni a mare, che avverranno tramite il Comando raggruppamento subacquei e incursori ‘Teseo Tesei’ della Marina Militare (Comsubin) insieme a tutte le altre forze dello Stato, e per le operazioni di recupero dei feretri, ed è il risultato concreto della sinergia messa in campo tra Protezione civile regionale e Dipartimento nazionale con il supporto dei tecnici specializzati della Fondazione Cima e dell’Università di Firenze”.

“Si tratta senza dubbio di un segnale importante – aggiunge Giampedrone –. L’operazione di installazione, annunciata ieri, sarà conclusa entro domani sera, per poi permettere l’avvio delle operazioni a mare durante il fine settimana o al più tardi lunedì. Nel frattempo il Comune sta proseguendo le operazioni di smontaggio di alcune parti del cimitero ancora in situazione precaria dopo il crollo, operando in modo coordinato da terra, e sono in corso gli interventi di disgaggio di alcune parti pericolanti della falesia: questi interventi, assieme all’installazione della rete, sono i tre fronti su cui si sta lavorando in modo contestuale proprio per poter procedere al più presto all’avvio delle operazioni di recupero dei feretri, iniziando dal mare”.
“Abbiamo inoltre concordato che – conclude l’assessore -, dall’avvio delle operazioni a mare, anche i tecnici del Dipartimento nazionale faranno parte del tavolo permanente emergenziale, e seguiranno al fianco della Protezione civile regionale tutte le operazioni di recupero”.