La Spezia – Sono stati identificati i responsabili di alcuni furti commessi nello scorso mese di ottobre ai danni di alcuni negozi con la tecnica della “spaccata”.

Gli agenti della Polizia di Stato della Spezia, dopo aver condotto una approfondita indagine, hanno arrestato un giovane diciottenne e denunciato altri cinque giovanissimi, responsabili delle numerose spaccate ai danni di alcuni esercizi pubblici.

In particolare, la notte del 10 ottobre, tre giovani con i volti travisati sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza dopo aver forzato la vetrata di un ristorante di via Gioberti.

Dopo essersi aperti un varco, i tre sono entrati nel locale aprendo il registratore di cassa, in quel momento senza denaro.

Poco dopo i tre hanno tentato il furto all’interno di una paletta danneggiando la porta di ingresso scappando quasi subito, spaventati dal sistema di allarme.

Un altro raid, analogo per tecnica, è stato compiuto nella notte del 24 ottobre: in poco meno di tre ore un gruppetto di giovani ha saccheggiato tredici casse del “Luna Park”, appropriandosi di spiccioli e gadgets. Più tardi, lo stesso gruppo ha forzato le porte di accesso del centro commerciale “Le Terrazzo” per cercare di entrare all’interno e continuare la serie di furti.

Non contenti, i giovani hanno percorso via Fontevivo, forzando un’auto parcheggiata e, una volta raggiunta una palestra nel quartiere di Mazzetta, hanno scardinato la porta d’ingresso entrando all’interno e impossessandosi di un orologio e di altri oggetti.

Non paghi, hanno proseguito verso il Canaletto dove hanno forzato la porta d’ingresso di un supermercato e quella di una gelateria portando via i fondi cassa.

Le attività investigative hanno permesso di risalire ai responsabili, un maggiorenne e alcuni minorenni, ciascuno con un ruolo nel reato.

La perquisizione condotta nell’abitazione dell’unico maggiorenne ha permesso di ritrovare alcuni oggetti rubati durante i raid del 24 ottobre.

Questa mattina all’alba gli operatori della Squadra Mobile hanno arrestato il maggiorenne del gruppo, sottoposto al regime dei domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

I cinque minorenni, di età compresa tra i 14 e i 16 anni, sono stati denunciati in stati di libertà.  E’ stata segnalata alla Procura della Repubblica del tribunale per i Minorenni di Genova anche la presenza di una ragazza mine di 14 anni.