Rossiglione (Genova) – Ancora insulti da parte di alcuni esponenti del movimento no green pass.

Questa volta a finire nel mirino di chi rifiuta la certificazione verde è stata la sindaca di Rossiglione Katia Piccardo.

In un foglio comparso sui manifesti affissi a Rossiglione per il Giorno della Memoria, alcuni ignoti hanno scritto: “Giorno della…memoria corta”.

Poi rivolgendosi alla prima cittadina del comune nell’entroterra genovese, hanno proseguito: “Per la sindaca nazicomunista!Che ha firmato con Toti la richiesta di attivare lo strumento di odio sociale chiamato green pass – nazi pass! anche nelle scuole elementari.

Ora travestendosi da vittima cercherà i vostri consensi per difendersi e nascondere la natura nazjsta e discriminatoria senza base scientifica che fa’ digitare i vostri nonni nella tomba. Vincit Veritas”.

Ancora una volta, chi manifesta contro il green pass ha utilizzato un parallelismo con la deportazione nei campi di sterminio, atteggiamento condannato con fermezza pochi giorni fa anche da Noemi Di Segni, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

A denunciare quanto accaduto anche la stessa sindaca che ha risposto: “La meschinità dell’anonimato. La farneticazione del delirio. Sulle pubbliche affissioni del nostro Comune sono stati deturpati i manifesti della Giornata della memoria (sì, avete capito bene: proprio quelli) col favore delle tenebre (i vermi alla luce del sole non si fanno vedere né si firmano) per rivolgersi a me e coniare la definizione di nazicomunista a mio carico. Siete dei poveretti. Dei ridicoli poveretti. E lasciate stare i miei nonni dove stanno perché non siete degni neppure di portare un caffè a chi stava sui monti in quegli anni e ben sapeva cosa fosse la Resistenza. Avete tutto il mio ribrezzo. E io, a differenza vostra, mi firmo”.

Le minacce indirizzate alla sindaca hanno subito suscitato lo sdegno di molti e la solidarietà delle amministrazioni comunali.

Tra i primi a esprimere vicinanza al sindaco di Rossiglione c’è il comune di Campo Ligure che, via social, ha ribadito come sia “inaccettabile che si voglia accomunare la tragedia dell’olocausto con le misure contro il Covid che sono volte a tutelare la nostra vita. La giornata della memoria vuole insegnarci proprio questo: quello di ricordare il passato ed evitare che pensieri e idee, così estreme, si ripresentino nel nostro mondo e riteniamo vergognoso che alcuni elementi vogliano usare questa giornata così importante per tutta la nostra comunità per questi attacchi vili e vergognosi”.

Anche Anci Liguria ha espresso solidarietà alla sindaca Piccardo in un comunicato in cui si legge: “Piena solidarietà e vicinanza alla sindaca di Rossiglione Katia Piccardo, componente del Consiglio direttivo di Anci Liguria e presidente dell’unione dei Comuni delle Valli Stura, Orba e Leira, per le vili minacce ricevute.

La Piccardo è stata definita ‘nazicomunista’ per aver sostenuto l’utilizzo del green pass. Le offese sono comparse questa notte su un volantino collocato sopra i manifesti affissi dal Comune in occasione del Giorno della Memoria”.

Il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai ha poi aggiunto: “Quanto accaduto alla Piccardo è inaccettabile, grave e preoccupante. Un volantino che accomuna il green pass alla follia nazista non ferisce solo la Sindaca ma i principi stessi della nostra democrazia. Ci auguriamo che siano individuati presto i responsabili di un gesto ignobile e inqualificabile”.