Imperia – Ha patteggiato due anni di carcere e il pagamento di una sanzione da oltre 2mila euro l’uomo di 49 anni coinvolto in un’indagine per lo scambio di materiale pedopornografico via Internet.
L’uomo ha evitato sanzioni più gravi riuscendo a dimostrare che lo “scambio” avveniva “a sua insaputa” utilizzando un software molto noto nel mondo di chi scambia filmati e software anche non necessariamente pornografici.
In pratica, mentre la persona scarica un file – in questo caso i video pedo-pornografici, automaticamente li “condivide” sulla rete mettendo a disposizione di altre persone lo stesso file che sta scaricando da altri.  In questo modo la Rete scambia i file e li rende disponibili ad altri configurando il reato di “scambio” di materiale.
Ma la difesa dell’uomo è riuscita a dimostrare che la persona non era consapevole dello scambio e pertanto non ne sarebbe stata responsabile.
Resta evidente la grande diffusione del materiale pedo-pornografico, con filmati a sfondo sessuale che coinvolgono minori ed anche bambini. Una “piaga” che la polizia postale cerca di combattere con i magri mezzi messi a disposizione da chi, a parole, propaganda sicurezza ma poi non mette le forze dell’ordine nelle condizioni di garantirla.