Genova – “I sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno soccorso l’uomo morto all’aeroporto di Genova sono partiti da Torino”. A denunciarlo il Movimento 5 Stelle genovese che ha commentato l’ennesimo indicente sul lavoro avvenuto nel capoluogo ligure.
Nel chiedere che venga fatta chiarezza sull’incidente costato la vita a Sergjei Robbiano, trasferito di recente dal reparto magazzini a quello di “controllo piste”, il movimento 5 stelle denuncia una circostanza che, se confermata, avrebbe dell’incredibile.

“Non c’è bisogno di accertare quanto denuncio da tempo – spiega Stefano Giordano, candidato presidente del Municipio Centro Est – ieri sera, il Comando dei VVF era sprovvisto del nucleo sommozzatori per cronica carenza di personale e di equipaggi completi. I sommozzatori intervenuti sono dovuti infatti partire da Torino”.

“Questo – prosegue Giordano – deve far riflettere in modo profondo quanto sia vitale avere una macchina dei soccorsi efficiente. Un intervento in mare senza il nucleo sommozzatori è quanto di più surreale si possa immaginare in una città, come ha giustamente sottolineato il sindacato USB dei VVF, “con infrastrutture portuali e aeroportuali che insistono sullo specchio acqueo, e con fabbriche come le acciaierie prospicienti l’aeroporto” e, tra traghetti e navi da crociera, “un aumento considerevole di presenze turistiche con oltre 11 milioni di persone nel 2021”.

“Ho sempre lavorato per la protezione e prevenzione del nostro territorio perché per 25 anni ho toccato con mano cosa significa salvare vite – continua Giordano -. La sicurezza deve essere sempre centrale e riguardare tutti. Ritengo sia urgente reintegrare il nucleo sommozzatori di Spezia e Genova, due porti importantissimi a livello europeo, nazionale e regionale. Lo scenario impone dunque di rivedere l’organico e di farci sentire. Non possiamo più permetterci di avere un servizio a singhiozzo sia per quanto riguarda i sommozzatori, sia per quanto concerne il nucleo nautico che ancora oggi dimostra la sua inadeguatezza dal punto di vista delle risorse umane: ieri sera, ad esempio, il nucleo di Multedo era coperto, ma capita spesso che il servizio debba essere garantito grazie agli straordinari”.

“La precarietà dal punto di vista numerico del corpo dei VVF dimostra quanto sia importante investire nel soccorso tecnico urgente. Dalla tragedia del Ponte Morandi a oggi, con la perdita di un lavoratore che era prima di tutto un figlio, un compagno di vita e un padre di famiglia, ci deve far riflettere prima e chiedere subito dopo che la politica si attivi per garantire i presidi”.

“Per Genova è inaccettabile che in caso di emergenza si debba sottostare ai tempi di attesa necessari per percorrere i 200 km da Torino e per di più senza l’ausilio dell’elicottero perché sprovvisti dell’autorizzazione per il volo notturno”.