aree esondabili protesta genovaGenova – Un flash mob di protesta contro la riforma decisa dalla Regione Liguria che autorizza la costruzione di immobili in aree inondabili. Ad organizzarlo diverse associazioni ambientaliste come Fridays for Future e Extintion Rebellion Liguria insieme a diversi partiti politici di opposizione come Genova che osa e Lista Sansa.
Gli attivisti hanno circondato il palazzo della Regione Liguria, in piazza De Ferrari, con un telo azzurro a simboleggiare l’acqua delle inondazioni che potrebbe travolgere le costruzioni realizzate nei terreni oggi “autorizzati” dalla nuova normativa.

“Oggi siamo in piazza insieme alle associazioni e ai tanti cittadini che come noi reputano una follia la decisione della Giunta Toti di permettere nuove costruzione su aree inondabili”.
A dichiararlo sono i consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa e Selena Candia, presenti oggi pomeriggio in piazza De Ferrari alla manifestazione organizzata da Genova Che Osa, Fridays for Future, Extinction Rebellion Liguria ed altre realtà locali.

“Non sono bastate alluvioni, frane, morti, e devastazione: la Regione di Toti ha deciso che in Liguria si potrà costruire anche in alcune aree inondabili – dichiarano i due consiglieri regionali -. Anziché essere molto più prudenti e rinnegare decenni di edilizia fuori controllo, la Regione di Toti ha in mente solo una cosa: continuare a costruire e cementificare, costi quel costi. Ed essendo che lo spazio a disposizione è, va bene tutto, anche le aree inondabili”.

“Oggi siamo in piazza per ribadire che In un territorio dove gli abitanti sono sempre meno, con un capoluogo, Genova, dove ci sono circa 30mila case sfitte legati al crollo demografico non ha alcun senso dare il permesso di costruire in aree dove possono straripare i fiumi – concludono Sansa e Candia -. O forse il senso ce l’ha: curare gli interessi di immobiliaristi, palazzinari e speculatori edilizi che sostengono la maggioranza di centrodestra in nome della ‘Liguria che riparte’”.