Romania bandieraGenova celebra la Festa Nazionale della Romania, venerdì 1° dicembre 2023, con una serie di iniziative e colorando con la bandiera rumena, a strisce blu, giallo e rosso, alcuni dei monumenti cittadini.
Oltre 10mila cittadini rumeni risiedono in provincia di Genova e anche quest’anno festeggeranno all’ombra della Lanterna la Festa della Grande Unione, la più importante festività nazionale rumena: i 105 anni dalla riunificazione di tutte le regioni rumene (1 Dicembre 1918).
In questo contesto il Consolato Generale di Romania a Torino, il Consolato Onorario di Romania a  Genova e la Chiesa Ortodossa Romena a Genova hanno dato vita ad una serie di eventi celebrativi, organizzati per far conoscere non soltanto La Festa della Grande Unione – Festa Nazionale, ma anche aspetti della ricca cultura e tradizione romena e la fratellanza delle nazioni romena ed italiana costruita intorno alla comune origine latino.
Come da tradizione, anche quest’anno, al calar della sera, venerdì 1° dicembre e sabato 2 dicembre, la fontana di piazza de Ferrari “vestirà” i colori della bandiera della Romania il blu il giallo e il rosso.
Un evento verrà organizzato per l’occasione proprio nella piazza principale di Genova, fulcro commerciale, finanziario ed economico, oltre che principale punto di riferimento in occasione degli eventi più importanti della vita cittadina.
Sul supporto speciale allestito per ospitare il testo che racchiude il significato di questa giornata sarà riportato, in romeno e in italiano, il pensiero del grande scrittore e saggista rumeno Bogdan Petriceicu Hașdeu (1838-1907):

“Moldova, Transilvania Muntenia nu există pe faţă pământului.
Există o singură Românie: există un singur corp şi un singur suflet, în care toţi nervii şi toate suspinele vibrează unul către altul.” 
“La Moldova, la Transilvania e la Muntenia non esistono separatamente sulla faccia della nostra terra. Esiste una sola ROMANIA: l’unico corpo con una sola anima, dove tutti i sentimenti e le sensibilità della nazione rumena vibrano assieme”.

A questo evento, molto sentito dai genovesi di origine rumena, si aggiungerà quest’anno anche l’illuminazione della facciata del Palazzo della Regione Liguria. Oltre ad indossare i colori della bandiera rumena, i quadi proiettati sul Palazzo rivolgeranno a tutti i genovesi, l’invito a partecipare, dalle ore 19.30, nel Salone del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale, al Concerto di canti natalizi e patriotici sostenuto dal famoso Coro “Ciprian Porumbescu” di Suceava (la bellissima città di Suceava è capoluogo dell’omonimo Distretto, luogo da dove provengono moltissimi cittadini rumeni residenti in Liguria, sito nella parte di nord est della Romania).
Organizzato dalla Chiesa Ortodossa Romena di Genova, con il supporto del Dipartimento per i Romeni all’Estero e con il patrocinio del Consolato Generale di Romania a Torino ed il Consolato Onorario di Romania a Genova, lo spettacolo è gratuito per tutti.
In apertura del concerto, presso le Cisterne dello stesso Palazzo Ducale, i rappresentanti istituzionali del Governo della Romania incontreranno, nell’ambito di un ricevimento ufficiale, i rappresentanti delle autorità locali, provinciali e regionali genovesi, nonché i rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle forze dell’ordine e delle comunità rumene presenti sul territorio ligure.
“Il rafforzamento del dialogo e dei legami con le comunità rumene ed italiane sul territorio costruisce l’azione prioritaria della diplomazia rumena, a pari passo con la promozione delle relazioni economiche e commerciali, cooperazione academica per innovazione, insieme alla promozione della comune eredità latina, con la storia e della cultura rumena in Italia”, afferma Cosmin Dumitrescu, console generale di Romania a Torino, con competenza per le regioni Piemonte, Liguria e valle d’Aosta, che ha scelto di iniziare il proprio mandato accanto ai partner italiani ed i connazionali residenti in Liguria. “Aldilà dei programmi e delle azioni a livello istituzionale, i membri delle diverse comunità cittadine italo – rumene contribuisco alla realizzazione di questi obbiettivi tramite le azioni che organizzano nelle località dove vivono e svolgono le proprie attività imprenditoriali e di lavoro”, dice ancora il diplomatico romeno.
Elementi di background: il Coro Ciprian Porumbescu di Suceava: Quest’anno il prestigioso gruppo musicale ha ottenuto due medaglie d’oro al World Choir Games, nella Corea del Sud, il più importante concorso mondiale di musica corale. I 28 artisti, i rappresentanti della Romania all’evento che ha visto la partecipazione di 325 cori provenienti da 48 paesi, hanno trionfato nelle categorie di Musica Sacra a capella e Folklore a capella.
https://www.youtube.com/watch?v=98FY68ZHxM8

1 Dicembre-Festa Nazionale della Romania:
Il processo di unificazione di tutte le regioni rumene, reso definitivo tramite l’atto pubblico del 1° Dicembre 1918 significa la più importante pagina di svolta della storia rumena. La grandezza di questo processo, che è stato la spinta per il coronamento dell’unità nazionale, è data dal fatto che questo avvenimento storico assai imponente non è stato l’opera di un politico e nemmeno di un partito o governo, ma raffigura per eccellenza l’operato dell’intera nazione rumena, manifestato mediante il documento firmato ad Alba-Iulia.
L’atto politico è stato il risultato della politica estera rumena e della partecipazione della Romania alla Prima Guerra Mondiale, tra il 1916 e il 1918, accanto alla Francia, Inghilterra, Russia e agli Stati Uniti. Nel contesto dello smembramento degli imperi multinazionali, Ottomano e Asburgico, e dellaproclamazione del presidente statunitense Thomas Woodrow Wilson sui diritti delle nazioni per l’autodeterminazione, sulle rovine di questi imperi nacquero nuovi stati nazionali in tutta l’Europa.
“Avevamo ormai quello che fu chiamato la Grande Romania. Un paese che aveva più che
raddoppiato la sua superficie e popolazione e che includeva la maggioranza dei parlanti di lingua romena”, ricordava lo storico Neagu Djuvara.
Dovunque si siano trovati i rumeni, nell’anno di grazia 1918, hanno lottato con tutte le loro forze per l’identificazione di questa realtà storica: il popolo rumeno è stato convocato all’unione. Ogni anno, all’inizio di dicembre si celebra la Festa Nazionale della Romania, che ricorda la formazione, il 1° dicembre 1918, del grande stato nazionale romeno moderno. Dopo la partecipazione del Regno della Romania alla Prima Guerra Mondiale (1916-1918), nel 1918 le regioni storiche nelle quali i rumeni formavano la maggioranza della popolazione – la Bassarabia, la Bucovina e la Transilvania – decisero la loro unione con la Romania. Così, il 1° dicembre 1918, con l’unione della Transilvania, si concluse il lungo processo dell’unità nazionale dei rumeni.
Dopo la caduta del regime totalitario di Ceausescu nel 1989, il 1° dicembre è ridiventato la festa nazionale del popolo rumeno.

Legami storici e culturali tra la Liguria, Genova e la Romania
Le relazioni tra Italia e Romania sono caratterizzate da grande intensità e si sviluppano nell’ambito di un Partenariato Strategico Consolidato, sancito con la firma, il 17 aprile 1997 della Dichiarazione comune dei ministri degli affari esteri della Romania e dell’Italia. La profondità delle relazioni bilaterali tra la Romania e l’Italia si fonda su forti affinità storiche e culturali, nonché su valori e obbiettivi comuni a livello europeo e internazionale, essendo Stati Membri dell’Unione Europea e della NATO.
11 anni dopo, il 9 gennaio 2008 veniva fatto un importante passo avanti, con la firma della
Dichiarazione comune dei ministri degli affari esteri della Romania e dell’Italia concernete il
Partenariato Strategico Rafforzato, con lo sviluppo dei rapporti politici, economici e culturali tra i due paesi.
L’amicizia autentica tra la Romania e l’Italia viene inoltre facilitata dalla presenza di oltre 1 milione di rumeni in Italia, la più numerosa comunità straniera del paese, ma anche la più grande comunità rumena fuori dai confini nazionali: una comunità coesa, operosa, ben integrata nella società italiana, che contribuisce attivamente al suo sviluppo, conferendo al rapporto bilaterale un carattere speciale.
I genovesi di origine rumena sono più di 6.000, formando una comunità di oltre 10.000 nella Provincia e circa 22.000 nella Regione Liguria.
Per quanto riguarda il legame tra la città di Genova e la Romania, si cita l’accordo di amicizia e cooperazione tra la Città di Constanta e il capoluogo ligure, siglato nel lontano 2005 dalle amministrazioni locali delle due grandi città porto sul Mar Nero e il Mar Tirenno. Fanno parte della storia recente la presenza romena nell’ambito dell’evento “Genova nel Mondo, il Mondo a Genova” del 2022, al Palazzo della Borsa, la presenza, a giugno 2022 del Brigantino Mircea, per la tappa genovese della Rotta Iacobus Maris, mentre nel 2023 si citano la riapertura del Consolato Onorario di Romania a Genova e la mostra “Sulle IE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile” (patrimonio della UNESCO) presentata al Castello d’Albertis Museo delle Culture del Mondo.

Cooperazione economica e commerciale
La Romania fa parte del club esclusivo degli Stati Membri dell’Unione Europea e della NATO con cui l’Italia intrattiene rapporti di partenariato strategico da oltre 25 anni. La componente economica delle relazioni bilaterali ha sempre un ruolo importante e il rapporto di partenariato strategico continuerà a fungere da catalizzatore per l’avvicinamento tra aziende, imprenditori, banche e autorità di entrambi gli stati.
Gli ultimi 10 anni hanno portato scambi commerciali bilaterali quasi raddoppiati, al pari degli investimenti italiani in Romania ed investimenti rumeni in Italia, portando prosperità e sviluppo in entrambi i paesi.
Oggi l’Italia è il 2° partner commerciale esterno della Romania, il 2° mercato di destinazione delle esportazioni rumene, il 2° mercato di origine delle importazioni in Romania e il 5° (quinto) investitore estero in Romania