palazzo di Giustizia Tribunale GenovaGenova – Si è presentata nella Banca dell’amica conosciuta poco tempo prima e ha tentato di prelevare oltre due milioni di euro presentando un testamento che poi si è rivelato falso ma fortunatamente il direttore della Banca, fingendo di assecondarla, ha invece chiamato i parenti che hanno fatto partite la denuncia.
Una donna di 65 anni è finita a processo e riconosciuta colpevole di aver falsificato il testamento di una facoltosa conoscente che, secondo quanto emerso in Tribunale, aveva conosciuto solo qualche tempo prima in ospedale, al Villa Scassi di Sampierdarena.
Le due si erano trovate vicine in un momento molto difficile e ne è nata una amicizia ed uno scambio di informazioni che, probabilmente, ha innescato il tentativo di raggiro.
La donna ha pensato di rivolgersi alla Banca dell’amica non appena questa è deceduta e ha finto di avere ricevuto un lascito milionario.
Fortunatamente, però, il funzionario della Banca non ha eseguito la transazione e non ha trasferito la somma sul conto della presunta erede.
All’arrivo dei familiari della donna deceduta è subito emerso che qualcosa non andava e che il testamento era stato falsificato.
Ora anche il Tribunale ha certificato che l’eredità non era valida il caso dovrebbe chiudersi ma la donna rischia una pesante condanna