Cremagliera Principe Granarolo genova, funicolareGenova – “Problemi reali o tentativo di eutanasia magari per supportare il progetto della nuova funivia?”. A domandarselo i residenti della zona di Granarolo e le tante associazioni che, nel tempo, hanno lottato per mantenere in attività la cremagliera che da Principe sale sulle alture della città. L’impianto è fermo da tempo e sembra manifestare problemi sempre crescenti e le associazioni tornano a domandarsi se vi siano reali problemi – ed eventualmente ne chiedono conto ad Amt – o se, invece non si tratti di un modo per “spingere” a favore del progetto, contestatissimo in zona, per la costruzione di una mega funivia che partirebbe dalla Stazione Marittima per salire ai Forti sopra Granarolo.
Quella della cremagliera è una storia lunga e affascinante considerando che è in funzione dal 1901 e che le sue carrozze sono “storiche” e realizzate in legno e con un fascino vintage che ne fa una delle strutture più “instagrammate” e più diffuse sui social da chi visita la città.
“Una qualunque città del mondo vi punterebbe molto per il turismo – spiegano le associazioni che difendono la cremagliera – ed invece a Genova sembra che la sua notorietà dia “fastidio”. Di certo non ci sembra che sia in cima ai pensieri di chi sostiene di voler promuovere la città e la sua Storia e ci domandiamo il perchè”.

Non è una novità recente che la cremagliera inizi ad avvertire il peso del tempo ma è recente la serie di guasti e fermi che stanno insospettendo – e molto – residenti e associazioni che si occupano del Territorio.
A marzo un primo stop prolungato per manutenzione e poi, un mesetto dopo, la cremagliera si è fermata nuovamente. In questo caso per motivi più gravi: la rottura di un pezzo dello storico motore e la necessità di far costruire da zero una parte dei meccanismi che, ovviamente, non sono in produzione da quasi un secolo.
A metà aprile le rassicurazioni di AMT sull’imminente termine dei lavori ma, ad oggi, la riapertura è ancora un miraggio e tra i residenti e i comitati è iniziato a circolare un “dubbio” riguardo alle tempistiche e il parallelo iter approvativo del mega progetto per la maxi funivia.
Inutile dire che, in zona, la mega funivia non piace a nessuno e che, quando si organizzano i cortei e le manifestazioni di protesta, chi abita in zona è sempre tra i partecipanti e di qui la brutta sensazione che la cremagliera “dia fastidio” perché permette di fare gran parte del percorso ipotizzato dal progetto faraonico ma senza necessità di investimenti milionari e, soprattutto, con la possibilità di aumentare la frequenza del servizio riducendo la necessità di altri mezzi di trasporto.
Secondo i comitati e le associazioni, invece, la cremagliera fa registrare sempre più problemi e persino le corse normalmente garantite non sono poi così “sicure” per ritardi e cancellazioni improvvise.

“A pensare male si fa peccato – dicono sorridendo i rappresentanti delle associazioni e dei comitati – ma spesso si indovina. Lo diceva uno come Andreotti che di politica certamente se ne intendeva. Se il Comune di Genova e AMT sono davvero per un rilancio della cremagliera potrebbero iniziare con l’organizzazione di un bando per l’acquisto di carrozze più grandi e con possibilità di trasportare più utenti in modo da rendere più equilibrato il rapporto costi benefici. Quantomeno nei periodi di maggiore affluenza di turisti e nei fine settimana”.

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