Recco (Genova) – Taglio di alberi presenti da decenni, lavori urgenti e perdita di posteggi per gli abitanti della zona. Il “caso” dello spostamento degli autoscontri in piazzale Europa sta scatenando un diluvio di proteste nella cittadina del levante genovese. Il “braccio di ferro” tra la civica amministrazione e i “giostrai” rischia di provocare disagi e ulteriori pendenze legali da risolvere in Tribunale e sulle pagine locali sui social divampa furibonda la protesta.
I fatti: da tempo immemorabile, sotto Natale, i giostrai portano nella cittadina gli autoscontri e altri stand collegati ma da qualche tempo, quantomeno da quando è in carica il nuovo sindaco, incontrano difficoltà che recentemente sembravano “insormontabili”. Le attività non possono più andare in passeggiata a mare e in Comune “si faticava” a trovare una sistemazione alternativa.
Quando la richiesta è stata intimata da un giudice si è deciso di far installare le attrazioni in piazzale Europa e la decisione ha esacerbato gli animi poichè nell’area sono stati tagliati alberi che crescevano da decenni e verranno occupate aree dedicate a parcheggio che erano ormai nella consuetudine dei residenti.
A farsi portavoci della protesta i consiglieri di Opposizione del gruppo “Finalmente Recco”
In una nota i consiglieri spiegano la situazione:
“A Recco – si legge nella nota – storicamente sono sempre venuti gli autoscontri più altre attrazioni della Società Caroleo/Bridio.
L’Amministrazione Gandolfo ha sempre ritenuto non gradita la loro presenza in Città. Autorizzando solo l’allestimento della pista di pattinaggio e permettendo la possibilità di installare una ruota panoramica.
Per questo motivo il Comune di Recco, negli ultimi anni, è stato citato al TAR per mancata attuazione di una legge nazionale che permette l’installazione delle attrazioni dei cosiddetti spettacoli viaggianti, perdendo ogni anno la causa a spese dei contribuenti.
Anche quest’anno la società ha fatto ricorso, vincendolo nuovamente. Il Giudice ha obbligato il Comune ad attuare la legge nazionale concedendo un’area senza indicare quale (in quanto è competenza del Comune, ma indicando che qualora fosse stata privata, il Comune avrebbe dovuto pagare metà del canone di affitto).
L’Amministrazione comunale, e non la società degli autoscontri, non il Giudice, non Finalmente Recco ha scelto di concedere l’area di Piazzale Europa e nessun’altra area, compresa la spiaggia.
L’area selezionata però non era abbastanza grande per poter ospitare l’autopista, quindi l’Amministrazione comunale (non il giudice, non la società degli autoscontri né le minoranze) ha scelto di confermare l’area indicata e procedere al taglio di una decina di alberi e di spostare due lampioni. Interventi eseguiti nella giornata di ieri così da rendere l’area idonea e non dover concedere aree più centrali”.
La decisione presa dal Comune, però – sempre secondo i consiglieri comunale di Finalmente Recco – suscita alcune perplessità poiché l’area è molto vicino a delle case in un quartiere popoloso. Inoltre essendo l’area decentrata la società degli autoscontri avrà molto probabilmente un guadagno minore. Inoltre, essendo decentrata, l’area potrebbe non essere adatta a punto di ritrovo delle famiglie e dei bambini più piccoli, ma maggiormente dai ragazzi più grandi ed il timore che rumore e traffico di moto e auto possano arrecare disagi, è piuttosto diffuso.
Inoltre i residenti si domandano se fosse proprio necessario abbattere tutti gli alberi che sono cresciuti nell’area per decenni, diventando parte del panorama ed offrendo ombra e decoro urbano e dove parcheggeranno tutte le auto che prima trovavano posto nel piazzale, per la durata della permanenza dei “baracconi”.