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Genova – Una targa commemorativa dedicata alle “lavoratrici del meretricio”. L’uso della perifrasi e delle parole snob e ricercate non modifica la sostanze delle cose: Comune e Municipio centro est, questa mattina, commemorano il mestiere più antico del mondo.
Una dedica in Sottoripa a quelle “signorine” che – per vocazione ma molto più spesso per disperazione – hanno venduto (e vendono tuttora) il loro corpo nei bassi di quel centro storico che in molti vorrebbero rinascere a ben altri livelli.
Una commemorazione davvero particolare, in linea con le parole scritte per le canzoni da Fabrizio De Andrè ma dalle origini ben diverse e molto meno poetiche. Si celebra infatti la circostanza per la quale, sin dal 1400, a Genova venivano tassati i proventi dell’attività della prostituzione e che si narra che le somme fossero talmente consistenti da aver finanziato, seppur in parte, la costruzione del porto.
Forse poco felice la scelta del luogo per la cerimonia di oggi venerdì 20 settembre 2024: la targa verrà scoperta in Sottoripa, tristemente nota per i fatti di sangue, per lo spaccio e per la necessità di attivare un presidio fisso della polizia locale per cercare di garantire sicurezza e ordine pubblico.
Di certo un luogo ben diverso dal centro storico che Faber cantava nelle sue celebri strofe.
L’appuntamento è fissato alle 11, davanti ai civici 11 e 13 rossi con la cerimonia che scoprirà la targa commemorativa dedicata alle “Lavoratrici del meretricio”.

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