Genova – Restano gravi le condizioni della bimba di poco più di 2 anni ricoverata all’ospedale Gaslini con sintomi di grave denutrizione e carenza di vitamine. I medici hanno subito iniziato una terapia di integrazione delle sostanze che la dieta vegana, imposta dai genitori, non le assicurava.
Le analisi hanno rivelato tasso di emoglobina molto basso, grave carenza di vitamina B12 ed altri minerali e tutti i sintomi di una grave denutrizione, rischio spesso associato alla dieta estrema e sconsigliata da pediatri e dall’organizzazione mondiale della Sanità.
Secondo l’ipotesi, infatti, i genitori della piccola, sottovalutando i pericoli della dieta vegana, che prevede l’assoluta rimozione di qualunque alimento di provenienza animale (compreso latte, uova e derivati), non si sarebbero fatti seguire da pediatri specializzati e non avrebbero fornito alla piccola, la dieta bilanciata e indispensabile per la crescita di ogni bambino.
Medici e ricercatori sono concordi nell’affermare che la dieta vegana non deve essere imposta ai bambini, specie nei primi anni di vita, poiché è molto rischioso per la loro salute e si rischia di compromettere in modo irreversibile la giusta crescita.
In modo particolare, l’assenza prolungata di vitamina B12 e di alcuni sali minerali, tipica della dieta vegana, può causare gravi danni neurologici e dello sviluppo, condannando il bambino ad una vita di sofferenze e malattie.
Il caso ha scatenato feroci polemiche sui Social dove l’opinione pubblica è divisa tra chi è favorevole alla dieta vegana – spesso con maggiori perplessità per i bambini – e chi, invece, la considera una moda che rischia di provocare pesanti conseguenze sulle future generazioni.
Del caso si occuperanno anche i Servizi Sociali che potrebbero decidere per l’allontanamento della bimba dalla famiglia.
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