Indagini per la morte di Alberto Nisman
Indagini per la morte di Alberto Nisman

Buenos Ayres (Argentina) – Nessuna traccia di polvere da sparo sulle mani di Alberto Nisman, il giudice che indagava sulla presidente della repubblica argentina Cristina Fermandez de Kirchner, trovato morto nella sua abitazione con un colpo di arma da fuoco alla testa.
Aumentano dunque i dubbi sulla morte del magistrato che stava per fare delle rivelazioni choc sulle indagini su un presunto caso di “insabbiamento” di prove ad opera, sembra, anche della presidente Kirchner.
Nisman si sarebbe suicidato nella sua abitazione sparandosi alla testa ed effettivamente accanto al cadavere è stta trovata una pistola calibro 22 ma di solito, chi impugna un’arma e spara un colpo, presenta tracce di polvere da sparo sulla mano e sul braccio.
Tracce che non sono state trovate sul corpo di Nisman. Inoltre gli inquirenti che indagano sul caso non hanno trovato alcun biglietto che spieghi come mai l’uomo avrebbe deciso di togliersi la vita. Di solito chi prende decisioni estreme lascia una “spiegazione” o delle scuse ai familiari ed ai parenti. Una sorta di ultimo messaggio a chi resta.
Ad insospettire anche il fatto che Nisman aveva invece lasciato alla donna di servizio che lo aiutava nelle faccende domestiche un elenco delle cose da comprare per la spesa. La donna non sarebbe arrivata in casa prima di lunedì. Difficile dunque che una persona che decide di suicidarsi compili una lista della spesa per un giorno in cui dovrebbe essere morto.
La stessa presidente Kirchener ha espresso dubbi sulla morte di Nisman: “la morte del procuratore Alberto Nisman suscita stupore ed interrogativi” ha dichiarato in pubblico Cristina Fernandez de Kirchner.
In tutto il Paese sono molte le manifestazioni di solidarietà al procuratore morto e molti scrivono “Todos somos Nisman” su cartelli e magliette.
L’ombra di una messa in scena per coprire sordidi accordi sottobanco per nascondere quanto avvenuto nel 1994 in Argentina, con la strage anti-ebrei di Buenos Ayres, si fa sempre più lunga e opprimente.