Genova – Accusato dalla procura genovese di aver evaso 800.000 € trasferendo 2.000.000 di € su una banca svizzera, Gino Paoli è stato interrogato oggi dai
pubblici ministeri Nicola Piacente e Silvio Franz hanno nella caserma della Guardia di Finanza a Genova per circa un’ora. L’interrogatorio del cantautore genovese è stato secretato, ma sembra che siano comunque emerse alcune fonti di prova che sarebbero utili all’indagine.
L’inchiesta su Paoli è scaturita dall’analisi delle intercettazioni dei ‘protagonisti’ della vicenda sulla maxi truffa ai danni della Banca Carige che portò in carcere, tra gli altri, anche il commercialista Andrea Vallebuona, ex braccio destro dell’allora presidente della Banca Giovanni Berneschi, al quale lo stesso cantautore si rivolse per far rientrare 2.000.000 ‘al nero’ trasferiti su un conto aperto in una banca svizzera. Durante le intercettazioni ambientali, utilizzate dalla procura durante l’indagine su Carige, lo stesso Paoli viene sentito mentre discute del ‘rimpatrio’ del denaro “senza doverlo scudare”.