Genova – Restano gravissime, all’ospedale San Martino, le condizioni di Maria Satera, la donna di 56 anni colpita alla testa con un oggetto contundente mentre lavorava come badante nell’abitazione di un pensionato di 81 anni di Neirone, in Val Fontanabuona.
La donna resta in coma a causa delle gravi ferite alla testa. Ha riportato lo sfondamento della scatola cranica e i medici si sino riservati la prognosi.
Proseguono le indagini sulla misteriosa aggressione e resta il sospetto che il pensionato, Giuseppe Bacigalupo, possa sapere più di quanto ha riferito al magistrato che indaga sulla vicenda.
L’uomo nega di essere l’autore del delitto ed anzi ha raccontato agli inquirenti che tra lui e la 56enne era nato qualcosa di più di una semplice amicizia.
Secondo l’anziano pensionato, infatti, la coppia avrebbe presto detto sì davanti ad un altare.
Maria Satera era vedova e forse dalle cure per il pensionato ricavava qualcosa di più del semplice compenso per il quale veniva pagata.
Bacigalupo si muove a stento in casa e usa un bastone da passeggio da quando è stato operato per una brutta frattura al femore. Proprio per la sua fragilità aveva deciso di assumere una persona che potesse aiutarlo in casa.
L’uomo ha raccontato di un’amicizia che si era pian piano trasformata in un affetto profondo.
Gli inquirenti, però, non credono del tutto alla sua versione dei fatti. L’uomo avrebbe trovato la donna riversa a terra, con il cranio sfondato, e poco lontano il piede di porco che era un ricordo del marito scomparso.
Un’altra ipotesi investigativa che viene sondata con attenzione è quella del gesto autolesionistico anche se appare piuttosto difficile che la donna possa essersi procurata da sola una ferita tanto grave colpendosi con l’oggetto metallico.