Gossip – “Quindi cari sceneggiatori, se scrivete una storia in cui il protagonista alla fine muore, sappiate che i diritti sono dei sig. Marco, Matteo, Luca e Giovanni”. E’ questa la risposta, ironica e dissacrante, com’è nel suo stile, di Checco Zalone, che ha affidato alla sua pagina Facebook la ribattuta alle accuse di plagio mosse nei suoi confronti da un giovane autore tarantino.
Lo scrittore 22enne Alex De Vietro ha infatti presentato un esposto alla Procura di Taranto, tramite il suo avvocato Fabrizio Lamanna, per denunciare come la trama del film del comico pugliese, ‘Sole a catinelle’, prodotto dalla Taodue, uscito nelle sale italiane il 31 ottobre 2013, “riprenderebbe pedissequamente il nucleo individualizzante di un manoscritto di creazione del De Vietro depositato in data 13 giugno 2012 presso l’ufficio Siae”.
Ma Checco Zalone, al secolo Luca Medici, non ci sta, e difende l’originalità del suo ultimo film campione d’incassi, che secondo lo scrittore sarebbe stata copiata da un suo manoscritto depositato alla Siae nel 2012.
Comparando le due storie, secondo la denuncia di De Vietro,”emergerebbero almeno tre atti che possono definirsi individualizzanti dell’opera stessa: la scena del protagonista che ricerca le offerte di lavoro su un giornale; la professione di venditore porta a porta; il divieto di accesso dei consulenti porta a porta”.