Bari – Avrebbe brindato con un amico dopo aver ucciso il rivale a colpi di pistola. Ad una svolta le indagini sull’omicidio di Giuseppe Falco, il 34enne freddato il 4 febbraio scorso nei pressi di un bar di Adelfia, in provincia di Bari.
Per l’omicidio è stato indagato Nicola Annoscia, 23 anni. Il giovane, secondo gli inquirenti, sarebbe l’esecutore materiale dell’omicidio.
I carabinieri hanno anche arrestato altre due persone che avrebbero avuto ruoli differenti nella vicenda. Si tratta di un 29enne di Bari, che avrebbe aiutato Annoscia a fuggire dopo l’omicidio, e che è stato arrestato a Bologna, e un 51enne.
Movente dell’omicidio una vendetta trasversale per vecchi rancori esistenti tra uno degli arrestati e Annoscia, sfociati in diversi episodi di minacce reciproche risalenti nel tempo. Falco potrebbe essere stato colpito proprio in virtù della sua amicizia con Pellegrino.
Il giorno dell’omicidio, nonostante fosse agli arresti domiciliari, Falco sarebbe uscito dalla propria abitazione e, in sella ad una bicicletta, avrebbe raggiunto la vittima al bar di via Dalla Chiesa. È poi stato irreperibile fino al 16 febbraio scorso quando è stato rintracciato a Castellana Grotte e arrestato per evasione dai carabinieri.