Roma – Ospite al videoforum di Repubblica tv, Matteo Renzi spara a zero sul ‘masochismo’ di una parte del Partito Democratico che potrebbe agevolare il centrodestra alle prossime elezioni regionali del 31 maggio 2015, in particolare in Liguria, dove alla candidata ufficiale del Pd Raffaella Paita, alcuni dissidenti hanno contrapposto un secondo candidato di centrosinistra, l’ex sindaco di Bogliasco Luca Pastorino.
“In Liguria che è l’ultima spiaggia per Berlusconi, la sinistra masochista ha chiesto primarie – ha dichiarato Renzi – e le ha perse e anziché accettare il risultato, lo ha rimesso in discussione e ha scelto un candidato contro quello ufficiale del Pd e lo fa non per vincere ma per far vincere Toti. Forza Italia ha una sola possibilità di essere rianimata ed è la sinistra masochista”.
Il Premier, incalzato dal giornalista di Repubblica, ha però poi ammasso che, obiettivamente, non tutti i nomi inseriti nelle liste del Pd per le prossime elezioni regionali lo entusiasmano. “Alcuni candidati mi imbarazzano eccome – ha ammesso Renzi – però dico che liste Pd sono pulite. Noi siamo intervenuti in modo molto forte sul Pd, Su alcune liste collegate al Presidente si può discutere, ci sono candidati che non voterei neanche se costretto”.
Poi il Presidente del Consiglio, citando figure come Orfini al Pd e Orlando, Martina al Governo come personalità provenienti dai Ds, puntualizza: “Non è che siccome non c’è D’Alema non c’è sinistra, non è che ‘se non ci sono io non c’è sinistra’. Questo gruppo dirigente è plurale, il fatto che non ci sia D’Alema mi spiace per D’Alema ma non per il paese. Abbiamo cambiato passo dentro gruppo dirigente, serve una nuova sinistra per un nuovo futuro del paese. Chi va via merita tutto il nostro rispetto ma andarsene per far cosa. Io voglio bene a Civati, ma sono andato a vedere sul suo sito ed è scritto aderisci a Civati, cioè aderisci a un cognome. Dicevano a me che personalizzo ma chi se ne va sembra che faccia formazioni personali”.