Perugia – “Nonostante le minacce dei centri a-sociali, Perugia c’è! Almeno per stasera, piazza del Bacio non era in mano a spacciatori e delinquenti, ma era una piazza della gente perbene. Da notare sul fondo le Zecche Rosse a fronteggiare Polizia e Carabinieri”. Così scrive stasera Matteo Salvini dopo il suo ultimo comizio nel tardo pomeriggio di oggi nel capoluogo umbro, dove, come di consueto, oltre agli applausi e alle ovazioni dei tanti sostenitori accorsi per ascoltare il suo comizio, ha raccolto anche insulti di ogni tipo dai contestatori. Questa volta però niente lanci di uova e verdure: al leader del Carroccio sono stati riservati essenzialmente slogan e sputi.
E il segretario della Lega Nord, stanco delle ormai immancabili accese contestazioni che deve fronteggiare ad ogni tappa del suo tour elettorale in vista delle prossime elezioni regionali del 31 maggio invoca più sicurezza in occasione dei suoi comizi.
“Dove sono Renzi e Alfano? Dove sta la democrazia? Stamani pure uno sputo in faccia ho preso! Chi agita questo clima con 4 figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari tirando petardi tra le mamme con carrozzine? Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo”, si è sfogato Salvini su Radio Padania, accusando indirettamente il ministero dell’Interno di non fare abbastanza per la sua protezione durante i suoi interventi nelle piazze d’Italia. Ma puntuale è arrivata la risposta del Viminale: “Dal 28 febbraio del 2015 a oggi, in relazione alle iniziative politiche dell’onorevole Matteo Salvini, che si sono svolte in 62 province, sono state impiegate 8.465 unità delle forze dell’Ordine”.