Roma – Pagando prezzi stracciati, che andavano da un minimo di 10 ad un massimo di 50 euro, a seconda della prestazione, alla stazione Termini di Roma era possibile appartarsi con ragazzini minorenni, sia maschi che femmine, la maggior parte di etnia rom, per consumare con loro rapporti sessuali nei bagni dei treni, della stessa stazione, dei locali, ma anche in parchi e appartamenti limitrofi.
Sono 7 in tutto gli arresti per il reato di prostituzione minorile ordinati dal gip del Tribunale di Roma al termine di un’inchiesta condotta dalla Polizia Ferroviaria del Lazio. Si tratta di un giro di prostituzione di ragazzi minorenni che venivano adescati alla stazione Termini all’uscita di via Giolitti. Gli arrestati, uno in carcere e sei ai domiciliari, sono sei italiani ed un equadoregno, e gli arresti sono stati eseguiti a Roma, Rieti, Viterbo, Napoli e Vigevano.
L’inchiesta è partita un anno fa da alcuni controlli compiuti dalla Polfer alla stazione Termini su alcuni ragazzini nomadi che si accompagnavano spesso ad adulti. Le successive indagini hanno permesso così di accertare una serie di contatti tra i ragazzini, una quindicina in tutto, e adulti che chiedevano prestazioni sessuali in cambio di soldi.