Salute -La Cassazione ha sancito la fine, definitiva ed inappellabile del metodo Stamina. La sesta sezione penale della della Suprema Corte ha infatti spiegato il motivo della conferma, il 21 aprile scorso, del sequestro preventivo dei materiali depositati presso gli Spedali civili di Brescia.
Secondo la Cassazione, le infusioni somministrate con il metodo Stamina sono “pericolose o comunque non sicure per la salute umana”, e al metodo Stamina “non può annettersi validità scientifica”: allo stato, si legge in una delle sentenze depositate oggi, “non vi sono risultati consolidati nè sul tipo di cellula da utilizzare, nè sulla via di somministrazione nè sulla capacità di differenziazione e neppure sul reale beneficio clinico determinato da questo tipo di trattamenti”. I giudici di legittimità aggiungono inoltre che “deve riscontrarsi una serie di gravi violazioni sia delle norme sulla fabbricazione dei medicinali per terapie avanzate, somministrati con il predetto metodo, sia delle norme sulla qualità, tracciabilità e farmacovigilanza dei prodotti”. Infine la Corte ha evidenziato anche come “circa il 25% dei pazienti di cui è stato possibile consultare le cartelle cliniche e le schede di monitoraggio ha presentato eventi avversi, nel 14% dei casi anche gravi”.