Nel dettaglio, l’ex campione di nuoto oggi attore tra i più amati e seguiti del cinema italiano, sarebbe accusato di “dichiarazione fraudolenta mediante artifici”, un reato che sarebbe meno grave dell’evasione fiscale, ma che prevede comunque una pena compresa tra i 18 mesi e i 6 anni di reclusione. Inoltre, la cifra evasa inizialmente sarebbe stata di 680.000 Euro, ma nel tempo, a causa degli interessi maturati negli anni, sarebbe cresciuta al punto da arrivare a raggiungere oggi 1.000.000 di Euro, che, secondo la Procura, Bova dovrebbe restituire al Fisco.
Da parte sua Raoul Bova ha affidato i commenti al suo avvocato Giuseppe Rossodivita, che ha dichiarato: “Sono stupefatto del rinvio a giudizio del mio assistito dopo che la Cassazione e il Tribunale del riesame hanno sostenuto l’insussistenza dei reati”.