Genova – Raffica di controlli dell’Ispettorato del Lavoro nei locali notturni e ristoranti di corso Italia. Un gruppo di ispettori e di carabinieri ha passato al setaccio alcuni locali della Movida genovese del levante scoprendo gravi irregolarità in molte delle attività controllate.
In particolare in un rinomato ristorante nella zona di corso Italia gli ispettori del Lavoro hanno trovato ben 3 camerieri che lavoravano in nero e completamente sconosciuti agli enti previdenziali. I tre, due italiani ed un cittadino ecuadoriano, facevano parte di una squadra di 12 addetti, tra cuochi e personale in sala e per questo, avendo superato la quota del 25% dell’organico, gli ispettori hanno sospeso l’attività del ristorante ed hanno sanzionato duramente il titolare.
Sospesa l’attività anche di un Bar della zona di Carignano dopo che le verifiche hanno accertato che una delle due cameriere presenti al lavoro era completamente in nero.
I controlli hanno verificato le attività in un periodo di grande attività, quando i genovesei, spinti dalle temperature gradevoli della serata escono di più e portano un significativo incremento del fatturato legato alle strutture balneari, oltre ai servizi di bar e ristorante aperti tutto l’anno.
Alcune di queste imprese ricettive “barano” sulle assunzioni, omettendo di effettuare le chiamate preventive, nel caso di lavoratori assunti “intermittenti” o di attivare i “voucher” (operazione possibile anche di sabato sera, basta recarsi da un Tabacchino convenzionato) se, non peggio, evitando di stipulare qualsiasi contratto di lavoro, sia pur flessibile. In uno di questi esercizi, specializzato in apericene con terrazza sul mare, oltre allo staff composto da una quindicina di addetti – alcuni dei quali proprio “a chiamata” o con i “vouchers”, ma in ogni caso assicurati, al lavoro c’erano anche due ragazzi in nero, addetti al servizio bar (un italiano e un ecuadoriano) ed una minorenne, anch’essa in nero, al servizio ai tavoli.
In un secondo pubblico esercizio, poco distante, più o meno all’ora di cena, gli ispettori hanno riscontrato l’attività lavorativa di 2 inservienti completamente sconosciuti agli Istituti, italiani, su un totale di 20 unità occupate con vari contratti di lavoro.
In un terzo bar, sempre su corso Italia, situazione decisamente più regolare, ma sono al vaglio della verifica ispettiva il corretto inquadramento di un “barman acrobatico” munito di partita IVA, oltre che la posizione di due camerieri di sala con i voucher non attivati forse in tempo utile, ovvero prima dell’inizio della prestazione lavorativa.