Genova – E’ stata sottoscritta oggi una convenzione tra il Coni e la Regione Liguria per la realizzazione del progetto Cops (Centro di orientamento e promozione sportiva) di promozione dello sport e dell’attività fisica rivolto ai bambini nella fase pre-agonistica. Alla sottoscrizione dell’intesa, nella Sala della Trasparenza, erano presenti la vicepresidente e assessore alla Salute, Sonia Viale e l’assessore allo Sport, Ilaria Cavo insieme a Vittorio Ottonello, Presidente del Coni Liguria.

In linea con gli interventi indicati nel Piano regionale della prevenzione 2014-2018 che prevede azioni sui programmi di prevenzione e promozione di corretti stili di vita e di salute e benessere nel comparto scolastico, il progetto si prefigge di ampliare la prima fase sperimentale che aveva coinvolto 300 ragazzi delle scuole primarie solo a Genova prevedendo un’estensione a livello regionale con il coinvolgimento di 1.200 bambini. Obiettivo dell’iniziativa, verificare se la scelta di un determinato sport sia in linea con le esigenze motivazionali di ciascun ragazzo e fornire un percorso individualmente più gratificante per l’approccio e la prosecuzione di una determinata attività sportiva. “Sulla base di recenti indagini – spiega l’assessore regionale allo Sport, Ilaria Cavo – abbiamo potuto verificare quanto i giovani siano sedentari e facciano troppo poco movimento. Tutto questo, oltre a comportare problemi di sovrappeso che incidono sulla salute, rappresenta un elemento penalizzante nello sviluppo della socializzazione, dell’autonomia, della crescita dell’individuo e per il conseguente e sano distacco dalle figure genitoriali, che spesso incidono nello scelta dello sport da far praticare ai propri figli”. Secondo lo studio internazionale HBCS (Helth Behaviour in School-aged Children – comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) svolto ogni quattro anni in collaborazione con l’OMS, i dati della Liguria sull’obesità infantile parlano chiaro: il 13 % dei ragazzi liguri è obeso e ha quindi una maggiore probabilità di manifestare in età adulta gravi problemi di salute come diabete, asma e malattie cardiovascolari. Importanti sono anche i risvolti nella sfera psicologica e sociale con stress, bassa autostima, riduzione delle capacità scolastiche e delle competenze nelle relazioni sociali. Solo 11 ragazzi su 100 in Liguria sono fisicamente attivi per almeno 60 minuti ogni giorno, contro una media internazionale di 21 ragazzi su 100. Nel passaggio dagli 11 ai 15 anni l’attività fisica svolta si riduce ulteriormente e sono le ragazze, in tutte le fasce d’età, a praticarne di meno. A confermare questo quadro è anche l’indagine conoscitiva svolta dalla Scuola regionale dello sport del Coni Liguria nell’anno scolastico 2009-2010 (su un campione di 426 alunni di 11 anni di 25 classi quinte di scuole elementari di Genova, Imperia e La Spezia): sommando i maschi e le femmine a rischio obesità con quelli a rischio sovrappeso, il totale corrisponde al 36,33% della popolazione testata. “La pratica di uno sport in età infantile e adolescenziale – spiega la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale – costituisce un tassello importante nella prevenzione di molte patologie e nella promozione di stili di vita sani che, se adottati fin da bambini, potranno essere più facilmente mantenuti anche in età adulta. Oltre agli indubbi effetti positivi sulla salute, lo sport è anche un importante momento di socializzazione e quindi di sentirsi parte attiva di una comunità”. Da qui l’esigenza di portare avanti un progetto che coinvolga oltre 1.000 bambini delle classi quinte delle scuole primarie, in fase pre-agonistica, per sondare il loro approccio allo sport. Grazie a personale specializzato delle Asl liguri saranno effettuate le rilevazioni al termine delle quali sarà possibile prevedere azioni di supporto. Ogni bambino coinvolto effettuerà un test articolato sotto i profili tecnico sportivo, psicologico e sanitario: al termine gli verrà consegnata una scheda completa di tutte le sue caratteristiche in base alle quali potrà scegliere con maggiore consapevolezza l’attività sportiva verso cui orientarsi, con il coinvolgimento attivo della famiglia. A sostegno del progetto la Giunta regionale ha stanziato 60 mila euro di cui saranno beneficiari il Coni e le aziende sanitarie.

“Oggi – ha affermato il presidente del Coni Liguria Vittorio Ottonello – è una data storica per lo sport in questa regione. Grazie alla grande sensibilità dimostrata dalla Giunta Toti e in particolare dagli assessori allo Sport Ilaria Cavo e alla Sanità Sonia Viale, è stata riconosciuta l’enorme valenza dello sport quale parte integrante della prevenzione sanitaria. Il Coni, infatti, non si occupa solo di medaglie ma anche di qualità della vita. Per questo oggi il nostro plauso va alla determinazione della Regione Liguria per aver accolto e fatto proprio il progetto Cops, comprendendone appieno le finalità legate agli aspetti socio-sanitari e l’importanza al servizio dello sport giovanile: dopo la sperimentazione sul territorio genovese, questa convenzione ci consentirà di attuare il progetto in tutta la Liguria, attivando centri di osservazione anche a Imperia, Savona, e La Spezia”. A livello nazionale, i dati elaborati dal Coni rivelano che a partire dagli 11 anni le percentuali di ragazzi che fanno sport calano costantemente: a 18-19 anni solo il 65% dei maschi e il 48% delle femmine fa sport. Se poi si conteggia il numero degli abbandoni per classi di età, emerge che la fascia di età dagli 11 ai 14 anni rappresenti il momento “critico”, nel quale i giovani faticano a proseguire l’attività sportiva a livello agonistico.