Polizia
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Genova – Un 43enne genovese è finito in manette, nel quartiere di san Martino, dopo aver colpito la compagna, una cittadina cubana di 42 anni, durante una violenta lite.
L’uomo, completamente ubriaco, è tornato a casa ed ha iniziato ad inveire contro la donna in presenza della loro figlioletta. Dalle parole si è passati ai fatti e alla fine la donna è stata colpita al volto da una violenta testata che le ha procurato una brutta ferita al volto.
Le grida della donna hanno richiamato l’attenzione dei vicini di casa che hanno subito chiamato la polizia.
All’arrivo degli agenti la donna ha trovato il coraggio di raccontare numerosi altri episodi prima taciuti, anche di fronte ad altri interventi delle forze dell’ordine per strada.
La donna ha raccontato che l’uomo, scivolato nella dipendenza dall’alcol, è diventato via via sempre più violento ed aggressivo e che spesso la picchiava.
Diventato geloso e possessivo, vorrebbe che la compagna non uscisse mai di casa, neanche per fare la spesa e, quando questo avviene, le tiene il tempo facendola vivere in uno stato di ansia ed oppressione.
Inizia anche ad insultarla e picchiarla sempre più frequentemente. In pochi si accorgono della situazione perché la loro abitazione è piuttosto isolata e tutto è nascosto dalle mura domestiche.
Qualche mese fa hanno litigato in strada ma lei, ai poliziotti intervenuti per separarli, non ha raccontato nulla tanta era la paura delle ritorsioni. Fino a ieri sera quando l’uomo torna a casa ubriaco è la colpisce al volto con una testata. Le urla della donna però sono talmente forti che arrivano fino alla strada vicina dove sta passando un giovane che subito chiama il 113.
Gli agenti del Commissariato San Fruttuoso e dell’U.P.G., immediatamente intervenuti, trovano sul selciato davanti a casa tracce di sangue che arrivano fino alla camera dove si trova la donna in lacrime, con la bimba in braccio ed una vistosa ferita al capo, mentre l’uomo con fare arrogante minimizzava l’accaduto.
I poliziotti hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza e nell’attesa hanno cercato di confortare la poveretta che, a quel punto, riesce a trovare il coraggio di raccontare tutte le vessazioni subite nell’ultimo anno.
Trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale San Martino viene medicata e poi dimessa con una prognosi di 25 giorni.
Il compagno violento, dopo essere stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, è stato tradotto presso la casa circondariale di Marassi.
La donna e la figlioletta saranno seguite da personale della Divisione Anticrimine specializzato al contrasto della violenza di genere e verranno messe in contatto con i centri antiviolenza presenti sul territorio.