Stefano Garassino

Genova – Una vera e propria “bufera” politica è divampata per le parole che sarebbero state pronunciate dall’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova, Stefano Garassino durante un incontro sui migranti in arrivo a Multedo.
“Il primo che chiede l’elemosina lo prendo a calci nel sedere” sarebbe la frase incriminata e che ha scatenato un coro di reazioni indignate da parte di diverse forze politiche, dal PD al Movimento 5 Stelle.

“È inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni parli in questo modo – commenta Raffaella Paita, capogruppo PD in Regione Liguria – Un amministratore dovrebbe lavorare per garantire sicurezza e integrazione, non minacciare di prenderli a calci. Quella di Garassino è una frase da irresponsabile estremista che rischia di alimentare in città un clima pericoloso. Che il Comune si occupi di più dell’emergenza occupazionale impedendo la nascita di nuove povertà. La città dov’è nato il Partito Socialista, che ha organizzato la rivolta contro il governo Tambroni, che ha sempre avuto una chiesa illuminata, sta diventando l’avamposto di un nuovo pericoloso estremismo di destra. Ora basta. Che la sinistra e le forze sociali si sveglino prima che sia troppo tardi. Garantire sicurezza è un obbligo. Ma queste frasi e questo clima non solo sono inaccettabili, ma creano i presupposti di un contesto rischioso. Mi chiedo se il pensiero di Garassino sia anche quello del suo schieramento e di Bucci. Mi auguro che prendano le distanze dalle sue affermazioni, altrimenti siamo davvero di fronte a una deriva pericolosa. Soprattutto il sindaco Bucci, che governa tutta la città e non solo una parte”.

“Come MoVimento 5 Stelle – aggiunge Luca Pirondini, capogruppo del M5S in Comune – ci siamo dichiarati contrari al metodo con cui si è proceduto per il trasferimento dei migranti all’ex Asilo Govone a Multedo, con un accordo silenzioso tra Prefettura e Curia, senza consultare il Consiglio Comunale né tantomeno i Municipi o i cittadini residenti.  Tuttavia riteniamo inqualificabili le parole espresse ieri dall’Assessore Garassino, una battuta che non è una battuta, ma l’espressione del più bieco e intollerante approccio nei confronti di una questione delicata come questa. La scuola delle ruspe targata Salvini è una delle peggiori espressioni politiche dell’era moderna. Non c’è atto più vile per un uomo che prendersela con i più deboli. Perchè in qualsiasi contesto storico, i migranti sono quasi sempre vittime, oltre ad esseri umani, vittime la cui unica colpa è di essere nati in contesti sociali ed economici infelici. Vittime spesso delle scelte opportunistiche di certe politiche estere spietate, e politiche interne di sfruttamento intensivo. Da un uomo di Stato dobbiamo pretendere sempre questa consapevolezza, non possiamo lasciare che l’intolleranza e l’odio diventino un mezzo di espressione per le nostre Istituzioni.”

Incalza Alice Salvatore, capogruppo M5S in Regione Liguria: “Inutile partecipare al Family Day per poi dimenticare i valori cristiani più importanti, del rispetto del prossimo e della carità verso gli ultimi. Vorremmo sentire dal Sindaco Bucci, che ha usato parole ben diverse durante la campagna elettorale nei confronti del problema dell’immigrazione, un richiamo ufficiale e delle scuse a tutti i genovesi, che siano un segnale di civiltà per la cittadinanza. Si adoperino per trovare soluzioni durature e utili invece di parlare a vanvera offendendo la sensibilità dei cittadini. Sono stati eletti per ricercare e realizzare soluzioni non per fare dannose e inutili sparate da spacconi.”