Banca Carige

Genova – Banca commissariata, intervento straordinario per la prima volta in Italia della Banca Centrale Europea e blocco delle quotazioni in Borsa nel timore di un eccesso di ribasso.

Una tempesta perfetta quella che si sta abbattendo su Banca Carige dopo le dimissioni di quattro dei consiglieri del Cda tra i quali lo stesso presidente e l’amministratore delegato, dopo il rifiuto del principale azionista di riferimento di procedere alla ricapitalizzazione.

La Banca Centrale Europea è intervenuta, come suo ruolo, nominando tre amministratori che seguiranno le sorti della Banca garantendone il patrimonio ma soprattutto, come si legge nella nota diffusa dall’istituto, la sicurezza e la solidità dei patrimoni dei clienti e degli investitori.

Due dei tre commissari sono gli ex vertici della Banca, soluzione che tranquillizza, almeno in parte, gli investitori e quanti, soprattutto piccoli imprenditori, hanno i propri risparmi in Carige.

Con la banca in amministrazione straordinaria si potrà procedere al suo rafforzamento nell’ipotesi, sempre più vicina, di una possibile fusione con un’altra Banca interessata al marchio storico in Liguria e alla fittissima rete di sportelli aperti in tutta Italia.

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti ha già sentito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha assicurato la massima attenzione alla delicata situazione ma è innegabile la preoccupazione di tutti i Liguri per la possibilità che la banca di riferimento per tradizione possa passare nelle mani di gruppi con interessi in altre regioni o addirittura all’estero.

Il Comunicato stampa diffuso da Banca Carige
“Banca Carige comunica che in data odierna è stata disposta dalla Banca Centrale Europea l’Amministrazione Straordinaria dell’Istituto. Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener sono stati nominati Commissari Straordinari di Banca CARIGE e opereranno in base all’articolo 72 del TUB esercitando tutte le funzioni e tutti i poteri spettanti all’organo di amministrazione ai sensi dello Statuto della banca e della normativa applicabile. In particolare, adotteranno tutte le decisioni necessarie per la gestione operativa della banca, riferendone periodicamente alla Vigilanza. La BCE ha inoltre nominato un Comitato di Sorveglianza composto da tre membri: Gian Luca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti. Il provvedimento, conseguente alle dimissioni della maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione, darà maggiore stabilità e coerenza al governo della società che, quindi, sarà ancora più efficace nel servire, grazie ai propri dipendenti, i depositanti, i clienti ed il territorio. In continuità con la strategia in atto verranno proseguite da parte di Innocenzi, Modiano e Lener le attività di: a) Rafforzamento patrimoniale; b) Rilancio commerciale attraverso recupero delle quote di mercato nei segmenti core, c) Derisking attraverso la riduzione dei Non Performing Loan; d) Ricerca di possibili “business combination”. Questi elementi troveranno una sintesi nel piano industriale la cui predisposizione è già in corso.
Tra i primi atti della rinnovata gestione dell’Istituto ci sarà anche l’avvio di riflessioni con lo Schema Volontario di Intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (“SVI”) per rivalutare l’operazione alla luce del nuovo quadro venutosi a creare e al fine di consentire il proseguimento delle attività di rafforzamento patrimoniale dell’Istituto.
Raffaele Lener afferma: “Essere stato nominato accanto agli esponenti apicali della banca, confermati nel nuovo ruolo commissariale, è indice della chiara scelta di dare continuità operativa alla banca all’interno della strategia già delineata”. Pietro Modiano aggiunge: “Il provvedimento semplificherà e rafforzerà la governance di Carige e di conseguenza l’esecuzione della strategia in un quadro di sana e prudente gestione”. Fabio Innocenzi, infine, conclude sottolineando che “I vantaggi in termini di stabilità della banca si tradurranno in benefici per i clienti, i dipendenti e il territorio”.

Partito Democratico: “Urgente in Commissione Finanze l’audizione di Tria e dei vertici Consob e Abi”.
Il Partito Democratico interviene sulla vicenda di Banca Carige con una nota stampa:

“Di fronte all’evolversi, in queste ultime ore, della crisi Carige, con il titolo sospeso in Borsa e l’avvio della procedura di amministrazione straordinaria, è più che mai urgente l’audizione in Commissione Finanze del ministro Tria e dei vertici di Consob e Abi, come richiesto dai nostri parlamentari.
Dopo la tragedia del 14 agosto, Genova e la Liguria stanno vivendo con massimo impegno la sfida per riprendere la strada del futuro e della crescita: un motivo in più per prestare oggi massima attenzione alla vicenda Carige.
È necessario trovare una soluzione per tutelare i risparmiatori e anche i lavoratori dipendenti del gruppo, che hanno già affrontato importanti sacrifici con l’ultima capitalizzazione della banca.
Quella di Carige è una questione tanto vitale quanto strategica per l’economia cittadina e non solo, ci auguriamo perciò che da parte di tutti emerga il massimo impegno nel trovare una soluzione in grado di rinnovare la fiducia in quella che da sempre è una realtà profondamente legata al nostro territorio”.

Sindacati su Banca Carige
In seguito alle recenti notizie su Banca Carige, i sindacati hanno diffuso una nota stampa nella quale chiedono un incontro urgente con i Commissari
Ecco il testo:
“In relazione all’odierna decisione delle autorità competenti di porre Carige in stato di amministrazione straordinaria, le Segreterie Nazionali ed i Coordinamenti del Gruppo Carige hanno richiesto un incontro urgente ai Commissari Straordinari della Banca.  Le OO.SS. si aspettano che la gestione dell’Azienda e del rapporto con i Colleghi avvenga in perfetta continuità con la gestione attuale.
Chiedono inoltre con forza che venga indicata rapidamente una soluzione tale da rimediare alla situazione fortemente critica determinatasi in seguito alle decisioni assunte dall’assemblea degli azionisti; questa soluzione dovrà garantire la salvaguardia, sotto ogni aspetto, di tutti i dipendenti del Gruppo.
Le OO.SS. chiedono infine che tutte le istituzioni, le autorità e le associazioni di categoria si mobilitino insieme al sindacato prendendo una netta posizione sulla vicenda e schierandosi a fianco dei lavoratori”.