Genova – Sarà in vendita a partire da oggi venerdì 22 febbraio “C’è da Fare”, la canzone per Genova composta dall’attore e comico Paolo Kessisoglu.

Il brano era stato presentato nella giornata di ieri in anteprima nella sede della Sony, casa discografica che ha prodotto il cd, alla presenza dell’assessore alle politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso, dell’assessore alla cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo e di Tito Cavo, uno dei fondatori dell’Associazione Occupy Albaro.

«Questa non è solo una canzone – ha raccontato Paolo Kessisoglu -, è un’idea, un concetto, il desiderio di rimboccarsi le maniche dopo quello che è accaduto, di fare qualcosa di concreto. È un progetto di rigenerazione che ha preso forma grazie alla collaborazione di 25 cantanti italiani, 25 amici, che hanno donato il loro tempo e la loro professionalità per aiutare Genova a rialzarsi dopo il crollo del ponte Morandi».

“C’è da Fare” sarà acquistabile su tutte le piattaforme digitali, nei punti vendita la Feltrinelli, su ibs.it e negli store. Il ricavato sarà destinato ad un progetto mirato alla riqualificazione territoriale e alla migliore vivibilità della zona Valpolcevera.

«Ringrazio Paolo Kessisoglu, Occupy Albaro, i 25 artisti che hanno cantato per Genova e lo sponsor Oro Saiwa per aver realizzato questa iniziativa – ha commentato l’assessore alle politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso -. È una luce in più che si accende per illuminare un momento tragico della nostra città. I proventi di questo progetto confluiranno in un progetto più grande di riqualificazione, il “Quadrante della Valpolcevera”, che vedrà la realizzazione di aree pubbliche, sportive, culturali e sociali».

Donare in beneficenza per far ripartire la zona della Valpolcevera è l’idea forte di questo progetto: «Quando abbiamo ricevuto da Paolo l’indicazione di pensare a cosa si sarebbe potuto realizzare con i proventi della canzone – spiega Tito Gherardi – abbiamo contattato il Comune e la Regione perché vorremmo che venissero usati per realizzare un centro sportivo per i bambini al Campasso, dove lo scrittore genovese Riccardo Gazzaniga ha raccontato che proprio lì, nella vecchia piazza d’Armi, nel 1893 il Genoa ha iniziato la sua storia. Ecco, vorremmo che rimanesse qualcosa per sempre».