Chiavari – Sono due le persone arrestate al termine delle indagini sulla raffica di furti negli stabilimenti balneari e nei locali della riviera di levante. Prosegue l’attività investigativa volta ad individuare tutti i responsabili dei furti che sono stati perpetrati ai danni di alcuni stabilimenti balneari di Chiavari, Lavagna, e Cavi di Lavagna.
La scorsa notte gli agenti del Commissariato di Chiavari, a seguito di una serrata attività di indagine, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 2 soggetti, uno di origine marocchina e uno di origine italiana, per furto aggravato in concorso.
Durante l’intera operazione che ha visto impegnato il locale Commissariato durante un’irruzione notturna in un casolare sulle alture di Lavagna sono stati rinvenuti altri beni provento di furto oltre a quelli già rinvenuti all’inizio della settimana che nel frattempo sono stati restituiti agli aventi diritto.
Oltre al fermo di P.G. che ha portato in carcere un cittadino albanese per ricettazione e furto aggravato in quanto all’interno della sua abitazione sono stati trovati numerosissimi beni provento di furto nonché è stato trovato a bordo di un’autovettura rubata sulla quale sono stati commessi la maggior parte delle azioni criminose, sono stati segnalati nr. 02 soggetti per furto aggravato.
L’intera indagine che ha avuto inizio dalla ricerca di un’autovettura rubata che era stata vista transitare nei pressi del tennis club Chiavari dove era stato commesso uno dei furti, ha portato dapprima all’individuazione della stessa e poi durante la perquisizione domiciliare del soggetto che era stato trovato a bordo del mezzo rubato, sono stati rinvenuti non solo i beni rubati al tennis club di Chiavari ma numerosissimi beni quali Tv, generi alimentari, abbigliamento e bottiglie di alcolici.
Da un’attenta ricostruzione è stata mappata l’intera azione criminosa che ha visto coinvolti diversi stabilimenti balneari nonché alcune attività commerciali per un totale di 16 esercizi. Sono ancora in corso ulteriori indagini per verificare se vi siano altri soggetti coinvolti e se siano stati commessi altri furti o tentati furti non denunciati.
Presso il Commissariato di Chiavari è possibile visionare il materiale sequestrato per eventuale restituzione.