Genova – Colpo di scena nell’organizzazione politica di Forza Italia con il presidente Silvio Berlusconi che ieri ha incaricato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti di coordinare la riorganizzazione del partito, insieme a Mara Carfagna, sino al congresso nazionale che si terrà entro l’anno ed introdurrà quella che sembra essere una vera rivoluzione interna, con tutte le cariche che saranno elettive.

L’annuncio choc durante l’assemblea dei parlamentari di Forza Italia con un Berlusconi che potrebbe aver giocato una mossa a sorpresa per “disinnescare” il rischio di una forte scissione con la nascita del movimento annunciato da Toti.

“Ho ritenuto opportuno dopo aver sentito molti di voi – ha spiegato Berlusconi – delegare alla vice-presidente della Camera onorevole Mara Carfagna e al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, la responsabilità di coordinare l’organizzazione del partito, sulla base delle mie indicazioni”.
Analisti politici divisi sull’interpretazione di quanto accaduto.

Da una parte chi sostiene che si tratti di un gesto “distensivo” per cercare di evitare una scissione che potrebbe avere effetti devastanti sul partito già in crisi e sempre più a rischio di essere fagocitato da altri movimenti di centro destra e chi invece ritiene che il fondatore di Forza Italia stia semplicemente cercando di “disinnescare” la bomba per poi riprendere a sorpresa le redini del partito e dettare ancora le proprie regole.

Particolare che sembrerebbe confermato dalla frase pronunciata durante l’annuncio e secondo la quale la riorganizzazione di Forza Italia avverrebbe sulla base delle indicazioni dello stesso Berlusconi e non di quelle del suo consigliere politico.
Nello scacchiere del centro destra si attende ora la “contromossa” del presidente della Regione Liguria che non ha comunque annullato l’appuntamento del 6 luglio a Roma quando, dall’assemblea convocata dai “dissidenti” del partito, nascerà una corrente interna oppure un vero e proprio soggetto politico alternativo.