Genova – Indagini e controlli anche in Liguria per l’inchiesta su alcuni gruppi della tifoseria juventina che avrebbero ricattato la squadra e la società per ottenere agevolazioni sull’acquisto dei biglietti ma anche per presunte estorsioni e violenze ai danni di altri tifosi.

L’inchiesta ha portato al fermo di 12 esponenti di spicco della tifoseria organizzata juventina con accuse diverse e ancora da verificare ma le indagini vedrebbero tra i denuncianti anche la stessa società calcistica che avrebbe ricevuto delle tentate estorsioni con minacce di esporre striscioni razzisti o di organizzare cori a sfondo razzistico per far multare la società.

Raffica di perquisizioni in molti noti centri di aggregazione della tifoseria juventina in diverse città d’Italia tra le quali Genova, Savona e La Spezia per restare alla Liguria.

Le indagini hanno sollevato una fitta rete di collegamenti opachi tra la tifoseria e associazioni malavitose. Legami che, secondo la Direzione antimafia non sarebbero limitate alla sola tifoseria juventina e richiederebbero controlli più stretti sui tifosi e leggi speciali.