Genova – Poca gente e tante proteste per il concerto del DeeJay Time di ieri sera, in piazza De Ferrari per il Salone Nautico. La serata evento, rinviata per il maltempo, non ha fatto registrare il flusso di persone che gli organizzatori si attendevano e ha invece raccolto un fiume di proteste da parte dei residenti della zona ma, ancor più, dagli organizzatori del concerto di apertura della stagione della Giovine Orchestra Genovese, al Teatro Carlo Felice.

La musica “a palla” ha clamorosamente disturbato il concerto del quartetto Cremona che ha proseguito l’esibizione anche quando il volume in sala era talmente alto da rendere difficilmente comprensibili le note.
Molti spettatori hanno protestato vivacemente, anche sulle pagine Facebook, per quanto stava avvenendo e per l’insensibilità di chi organizza eventi tanto “distanti” nella stessa serata, senza tenere conto della componente fondamentale… l’udito.

L’evento del DeeJay Time ha scatenato anche le proteste di molti che, dopo qualche ora di musica da discoteca al massimo volume, ha iniziato a chiamare i centralini delle forze dell’ordine per protestare.
“Tutto regolare” per autorizzazioni e per orari rispettati come da previsioni ma la ricaduta dello spettacolo sulla città è stata davvero misera ed il prezzo pagato dalla collettività è stato probabilmente troppo alto in termini di disagi.

Alla protesta si sono uniti anche gli “artisti di strada” che da ieri sera si domandano sulle pagine social se dia più fastidio una chitarra suonata per un’ora con garbo e con musica d’autore piuttosto che diverse ore di musica da discoteca “sparata” a tutto volume dal palco nella piazza più famosa della città.