Genova – Presto chi si troverà in una zona di allerta per emergenza ambientale, meteo o per catastrofi naturali riceverà messaggi di emergenza direttamente sul proprio smartphone e “geolocalizzati”.

Una piattaforma nazionale che utilizzerà un sistema di trasmissione innovativo per raggiungere i cittadini delle zone a rischio nel momento di un’allerta o di un’emergenza è stata presentata a Genova ed è frutto della ricerca della Fondazione Cima, ente di ricerca fondato da Regione Liguria e dall’Università di Genova.

Lo ha comunicato quest’oggi il capo del dipartimento di protezione civile nazionale Angelo Borrelli intervenendo alla festa in piazza della Protezione civile della Regione Liguria il cui sistema è stato portato ad esempio di buone pratiche.

“Sarà una comunicazione immediata che raggiungerà tutti coloro che saranno presenti nella zona a rischio – ha detto Borrelli – senza necessità di registrazione o di iscrizione da parte del cittadino e verrà sperimentato per prima dalla Liguria, come nuovo modello per gestire le emergenze”. La notizia è stata comunicata durante la visita di Borrelli a Genova nel corso della festa in piazza che ha visto la partecipazione di un migliaio di bambini cimentarsi nei percorsi per imparare le tecniche di autoprotezione e assistere da vicino alle operazioni messe in atto dai volontari durante le emergenze.

Un’iniziativa organizzata da Regione Liguria che ha presentato i nuovi mezzi della colonna mobile e tutto il sistema regionale della protezione civile.
Non per caso il capo dipartimento Borrelli ha iniziato il suo tour in occasione della prima edizione della settimana nazionale della Protezione civile proprio da Genova e dalla Liguria, portate ad esempio quali modelli di buone pratiche da esportare ovunque.

“La Liguria ha rafforzato molto il presidio del territorio nelle situazioni di rischio e migliorato la capacità di previsione – ha detto Borrelli – è l’unica regione che fa un aggiornamento anche nel pomeriggio delle sue previsioni investendo notevoli risorse. Tutto ciò è stato possibile grazie anche alla grande sensibilità dei sindaci e dei cittadini. Sicuramente l’importante investimento infrastrutturale che culminerà con la realizzazione dello scolmatore del Bisagno contribuirà a diminuire il rischio”.