Elisa Serafini
Elisa Serafini,

Genova – L’ex assessore alla Cultura del Comune di Genova, Elisa Serafini, vince una causa per un risarcimento danni per un aereo in ritardo e versa le somme ottenute al Comune di Genova che aveva pagato il biglietto.

In un’Italia dove i casi di piccoli e grandi abusi ormai non fanno nemmeno più notizia, vale la pena raccontare il comportamento dell’ex assessore comunale alla Cultura, Elisa Serafini che, dopo aver vinto una causa per il risarcimento dei danni per un volo partito in ritardo e che le ha fatto perdere la possibilità di partecipare ad un evento cui era invitata in rappresentanza del Comune di Genova, ha versato la somma al Comune sia per il risarcimento del biglietto (pagato dai Contribuenti) e sia per la parte “personale”, ottenuta per i disagi sostenuti.

Un comportamento “trasparente”, in linea con quanto vorrebbero i Cittadini dai loro amministratori e reso ancor più rilevante dai pessimi rapporti all’interno della maggioranza di Palazzo Tursi che hanno spinto l’ex assessore Serafini a lasciare l’incarico in aperta polemica con il primo cittadino ed altri membri di Giunta.

L’ex assessore racconta così quanto è avvenuto:

Il 4 giugno del 2018 avevo in programma una trasferta a San Francisco dove avrei partecipato come Assessore ad alcuni appuntamenti di promozione e sviluppo della città.
Il mio viaggio era previsto il giorno dopo lo svolgimento della Regata Storica a Pra’, dove ricoprivo il ruolo di presidente del Comitato Organizzatore. Tutti gli altri delegati erano partiti prima, non avendo questo impegno.
Accade che il 4 giugno il volo Genova-Parigi subisce un ritardo di molte ore, abbastanza da impedire di prendere la coincidenza per SF, rendendomi impossibile partecipare all’evento più strategicamente rilevante per la città.
Certo, rimanevano altri giorni della missione, ma avendo la garanzia che i funzionari del Comune avrebbero svolto il loro lavoro in loco in maniera eccellente, decido di rinunciare al viaggio e di non partire.
Avvio però una causa alla compagnia aerea per il ritardo, perché trovavo inaccettabile che i contribuenti avessero dovuto sostenere il costo del mio volo, senza nemmeno un “outcome” dell’investimento.
Scelgo allora di mia iniziativa di rivolgermi a un servizio dal nome “Salva viaggio”. Gli avvocati seguono la causa senza alcuna spesa (avrebbero guadagnato dal risarcimento) e alla fine, il giudice ci dà ragione.
Mi sono stati versati il prezzo del biglietto e una parte di risarcimento. Farò due diversi bonifici al Comune, uno di risarcimento, e uno di erogazione liberale, poiché il danno sul passeggero è di natura “personale” e quindi non potrebbe essere assegnato al Comune.
Consiglio a tutti gli amministratori pubblici e cittadini di non rinunciare mai a far valere i diritti dell’ente e dei #contribuenti su qualunque presunta ingiustizia. Ci vuole tempo, pazienza, ma i soldi #pubblici sono soldi di tutti, dei cittadini, dei contribuenti, delle imprese. E proprio per questo devono essere rispettati.