Genova – La collezione di azalee del parco di Villa Duchessa di Galliera a Voltri è stata distrutta per la quarta volta, insieme all’impianto di irrigazione, da un’incursione di cinghiali.
I danni sono ingenti e il gestore del parco, un’associazione temporanea di imprese, e l’associazione Amici di Villa Galliera protesta perchè era stato chiesto al Comune di Genova di provvedere a risolvere il problema anche chiudendo temporaneamente il parco per poter consentire la soluzione del problema.

“In occasione degli importanti lavori di restauro che avevano interessato l’area del Castello del Belvedere nella scorsa primavera – scrive il gestore del Parco – avevamo proposto al Comune di Genova – invano – di chiudere temporaneamente il Parco al pubblico per dare modo agli enti competenti di agire in piena sicurezza nella risoluzione di un problema che investe non solo il patrimonio botanico, storico e paesaggistico, ma anche la
sicurezza dei cittadini poiché il passaggio dei cinghiali ormai lambisce l’area scolastica della scuola primaria De Amicis) e dei propri animali da compagnia”.

“Il bosco romantico all’inglese – spiega ancora il gestore – prevede infatti che il visitatore, ritenendo di attraversare un ambiente naturale (completamente artificiale, in realtà), sia sottoposto a continue sorprese: scorci inaspettati, sorprendenti visuali, elementi che compaiono all’improvviso quali grotte e cascate, ma – certamente – non cinghiali che
possano reagire in modo pericoloso. E’ un problema, quindi, che il Comune di Genova, proprietario del Parco, e la Regione Liguria, competente nella gestione della fauna selvatica, non possono più eludere o sottovalutare, ma risolvere”.

“Serve più rispetto – aggiunge Andrea Casalino, presidente della APS Sistema Paesaggio – sia verso chi dona contributi per il recupero del Parco; sia verso i volontari che offrono il
proprio tempo libero alla cura dei luoghi; sia verso le piante stesse, che non sono pezzi da sostituire con altri, una volta rotti ed inservibili, bensì essere viventi con parecchi anni di vita e di pazienti cure alle spalle”.

Nell’attesa di quantificare il danno economico, il Gestore si limiterà a ripristinare la collezione cercando di recuperare il salvabile ma, finché il problema non sarà risolto dagli enti competenti, senza acquistare nuove piante e senza attivare nuove raccolte fondi.

Secondo i gestori del Parco di Villa Duchessa di Galliera non sarebbe percorribile la  “soluzione” che prevede l’installazione di recinzioni “da orto” esteticamente inadeguate al contesto, nonché fortemente limitanti rispetto alla pubblica fruizione e alla finalità di consentire ai visitatori, ormai provenienti da tutte le regioni, di leggere correttamente e di
apprezzare il Parco storico più vario ed esteso in Liguria.